Inaugurato l’anno accademico 2025/2026 presso l’Accademia Navale
Il 21 novembre, presso l’Accademia Navale di Livorno, si è svolta oggi la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2025/2026, evento che ogni anno segna l’avvio ufficiale del percorso formativo degli allievi ufficiali della Marina Militare e la riaffermazione della missione educativa dell’istituto.
Alla cerimonia hanno preso parte il capo di stato maggiore della difesa, generale di corpo d’armata Luciano Portolano, il capo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, nonché numerose autorità civili, militari e religiose sia a livello nazionale che regionale, a testimonianza del ruolo centrale dell’Accademia Navale, fin dal 1881, nel sistema formativo e istituzionale del Paese.
Ad aprire la cerimonia è stato il comandante dell’Accademia Navale, contrammiraglio Alberto Tarabotto, che nel suo saluto inaugurale ha richiamato l’importanza del rigore morale, della disciplina e soprattutto “dell’innovazione tecnologica, la cibernetica, il dominio spaziale e la dimensione subacquea come nuovi pilastri imprescindibili nella formazione dei futuri comandanti”. L’ammiraglio ha sottolineato come la crescente complessità degli scenari marittimi richieda una preparazione sempre più multidisciplinare e una forte capacità di collaborazione internazionale per “rappresentare un presidio di sicurezza quale strumento di diplomazia e simbolo di affidabilità”. L’Accademia Navale, da 144 anni, rappresenta la fucina per gli ufficiali del futuro la cui “vocazione è educare all’equilibrio tra spirito critico e disciplina, tra libertà e responsabilità, tra innovazione e tradizione”.

Un momento significativo della giornata è stato sicuramente l’intervento di due frequentatori dell’Accademia, uno civile e uno militare, che hanno presentato un resoconto della recente giornata di studio svoltasi a Pisa dedicata all’evoluzione del Mediterraneo come crocevia globale. Nel loro contributo è emersa l’immagine di un Mediterraneo in rapido cambiamento, divenuto epicentro di nuove dinamiche economiche, climatiche e geostrategiche, interessato dall’apertura e dall’attraversamento di rotte in continua espansione, tanto commerciali quanto militari.
I relatori hanno evidenziato come questo scenario richieda una visione aggiornata e consapevole, fondata sulla capacità di operare in un ambiente caratterizzato da competizione, interdipendenza e rapidi mutamenti. Hanno inoltre sottolineato la necessità di sviluppare sinergie fra settore pubblico, mondo accademico e industria, facendo leva su processi decisionali agili e su approcci integrati in grado di coniugare tecnologia, sostenibilità, ricerca e sicurezza.
Il loro intervento ha messo in risalto il valore dell’interdisciplinarità quale strumento fondamentale per comprendere e governare le sfide che attendono la dimensione marittima nel prossimo futuro.
Nell’ambito dell’apertura dell’Anno Accademico 2025/2026 dell’Accademia Navale, il dottor Massimiliano Nicolini ha tenuto la lectio magistralis dal titolo “L’oceano dei dati, dove la conoscenza diventa potere”, un intervento che ha saputo coniugare visione strategica e profondità scientifica. Nel suo intervento, il dottor Nicolini ha evidenziato l’importanza dell’integrazione tra analisi predittiva, manutenzione avanzata e sistemi digitali resilienti, sottolineando come la formazione dei futuri ufficiali debba includere la padronanza delle tecnologie emergenti e la consapevolezza delle minacce cibernetiche.

La lectio si è conclusa con un invito rivolto agli allievi: saper navigare l’oceano dei dati con “spirito critico, etica professionale, competenza e cuore applicati ad una visione strategica, trasformando l’informazione in conoscenza e la conoscenza in una risorsa decisiva per il Paese”.
Nicolini ha illustrato infine come, nell’epoca dell’iperconnessione e dell’intelligenza artificiale, i dati rappresentino la nuova infrastruttura critica su cui si fondano competitività industriale, sicurezza nazionale e innovazione tecnologica. L’“oceano” evocato nel titolo diventa così metafora di un ambiente vasto, dinamico e in continua trasformazione, nel quale la capacità di raccogliere, interpretare e proteggere le informazioni costituisce un vero moltiplicatore di potenza.
Come da tradizione, la giornata è stata anche occasione per celebrare l’eccellenza accademica e scientifica attraverso la consegna dei premi della Fondazione Ugo Tiberio, destinati a giovani ricercatori distintisi per studi di particolare valore nell’ambito dell’ingegneria e delle scienze applicate. Sono stati premiati il dott. Giacomo Sansone, studente dell’Università di Pisa, il dott. Marco Parentin dell’Università di Trieste (UNITS) e il dott. Fabio Fanucchi, anch’egli studente dell’Università di Pisa. Le loro ricerche rappresentano contributi significativi all’innovazione tecnologica e alla comprensione dei sistemi complessi, in linea con la vocazione interdisciplinare che contraddistingue l’Accademia Navale.
Contestualmente, sono stati attribuiti anche il premio Umberto Pugliese, il premio Pirro Liguori e il premio Giannuzzi, conferiti a militari che si sono distinti per merito professionale, dedizione e risultati operativi di particolare rilievo.

In chiusura, le allocuzioni del capo di stato maggiore della Marina e del capo di stato maggiore della difesa, generale di corpo d’armata Luciano Portolano, hanno ribadito l’importanza della dimensione marittima per la sicurezza nazionale e internazionale. Entrambi hanno rivolto un forte incoraggiamento agli allievi, invitandoli a vivere con senso di responsabilità il percorso che li attende, custodi di un’eredità secolare e protagonisti consapevoli delle sfide future. In particolare, il generale Portolano ha sottolineato il ruolo e la formazione dei futuri “comandanti”, quali “uomini al servizio dello Stato” come missione dell’Accademia Navale e delle Forze Armate. Inoltre, il generale ha messo in rilievo quanto l’innovazione tecnologica sia al servizio dell’uomo e non viceversa, evidenziando l’importanza di sviluppare una formazione fondata sull’etica e sui valori.
La giornata si è conclusa con un sentito applauso agli allievi e ai premiati, simbolo di una comunità che rinnova ogni anno il proprio impegno verso l’eccellenza, il servizio e l’onore.
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