La Casa Bianca prende il controllo degli UFO: colpo di teatro firmato Trump
Non ci sono solo dazi e minacce all’Alleanza Atlantica nell’agenda di Donald Trump. Secondo un
articolo pubblicato il 16 luglio su L’Espresso a firma di Marco Antonellis, si fa strada una pista
inquietante: il presidente americano sarebbe attratto dal tema UFO – o meglio, UAP, fenomeni
aerei non identificati – al punto da averne fatto un possibile cavallo di battaglia.
Project Preserve Destiny
A Washington si parla sempre più insistentemente di un programma segreto noto come Project
Preserve Destiny, tanto ambiguo quanto potenzialmente dirompente. Il confine tra fantascienza e
politica si farebbe più leggero, aumentando il dibattito e accendendo ancor più i riflettori sul
presidente USA. Secondo fonti vicine all’intelligence, il dossier è classificato a sei livelli di
segretezza e tratterebbe non solo di avvistamenti anomali, ma anche di tecnologie avanzate,
forse non interamente di origine terrestre. In tempi dominati dal complottismo digitale, una
suggestione simile è esplosiva, come si può facilmente evincere. Trump, quindi, potrebbe
rappresentare un’occasione strategica unica nella storia.
La Casa Bianca prende il controllo
Si apprende che la gestione degli UAP non sarà più affidata al Pentagono, ma accentrata
direttamente alla Casa Bianca, mossa, che ha irritato i vertici militari, mai abituati a un controllo
politico così diretto su materiale tanto sensibile. Un modus operandi fuori da ogni schema di
protocollo militare.
Perché questo cambio? Due sarebbero le ipotesi. La prima è di centralizzare tutto alla presidenza
per ridurre il rischio di fughe di notizie – ammesso che la Casa Bianca sia più sicura. La seconda,
invece, sarebbe puramente politica: presentarsi, in vista delle presidenziali future previste per il
2029 (quindi con quattro anni di anticipo), come “l’uomo della verità”, colui che svelerà agli
americani – e poi al mondo – uno dei più grandi misteri del nostro tempo. Una mossa di
marketing che Trump potrebbe giocarsi con la sua consueta spregiudicatezza comunicativa.
Anche altri presidenti, da Clinton a Obama, si sono interessati agli UFO, ma oggi la situazione è
radicalmente cambiata, il clima economico e sociale è instabile per l’effetto Trump, mentre
l’opinione pubblica è più sensibile e meno disposta ad accettare silenzi istituzionali. In questo
scenario, Trump – maestro della comunicazione diretta e dei simboli – potrebbe cavalcare l’ignoto
per rafforzare la propria leadership.
Pentagono in silenzio, tensione in aumento
Il Pentagono non commenta, ma il malumore trapela ed i progetti ultra-segreti da risultare oscuri
persino ai generali, rischiano di diventare il nuovo campo di battaglia tra segretezza e
propaganda. Intanto, nei palazzi del potere, si moltiplicano i briefing top secret. Project Preserve
Destiny – nome evocativo quanto inquietante – potrebbe segnare una svolta non solo nella
gestione dei segreti militari, ma anche nel modo in cui la politica sfrutta il fascino (e la paura)
dell’ignoto. Fantascienza? Forse, ma intanto a Washington la realtà spesso supera
l’immaginazione, seppur non stiamo al cinema ma nella pessima realtà odierna.
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