La “Vittorio Veneto” diventa multinational division south
Con la cerimonia dell’alzabandiera dello stendardo della NATO, sul piazzale della caserma “Predieri”, si è ufficialmente costituita la multinational division south (MND-S), alla presenza del capo di stato maggiore della difesa, generale Luciano Portolano, del capo di stato maggiore dell’esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, del prefetto di Firenze, dottoressa Francesca Ferrandino, e del vice comandante del Land Command (LANDCOM) di Izmir, generale di corpo d’armata Jez Bennet.
Con la cerimonia dell’alzabandiera si è concluso un lungo percorso, iniziato nell’ottobre 2019, che ha portato la divisione “Vittorio Veneto”, grande unità dell’esercito italiano, a diventare un’unità fondamentale del Nato Force Structure, in grado di pianificare e condurre operazioni multinazionali e interforze, garantendo elevata flessibilità e interoperabilità. Un contributo alla gamma completa delle missioni a supporto dei tre compiti fondamentali dell’Alleanza: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi, sicurezza cooperativa.
Nel suo discorso, il generale Portolano ha sottolineato come la multinational division south sia simbolo di cooperazione e integrazione tra i membri dell’Alleanza: “In un contesto internazionale caratterizzato da incertezza, incremento di complessità e minacce multidimensionali, la divisione fornisce il suo importante contributo alla stabilità e alla sicurezza per l’intera regione euro-atlantica. Nella sua sede di Firenze, tra il Mediterraneo e l’Europa continentale, la divisione occupa una posizione di rilievo strategico. La MND-S è la testimonianza dell’impegno dell’Italia a fornire un fondamentale contributo alla sicurezza collettiva e svolgerà progressivamente un ruolo cruciale in ambito NATO, rafforzando la presenza e la capacità di risposta in una regione caratterizzata da sfide e instabilità crescenti”.
Il capo di stato maggiore dell’esercito, rivolgendosi alle donne e agli uomini della MND-S, ha evidenziato: “Oggi, la divisione, riconfigurata in multinational division south, diviene parte integrante della NATO Force Structure, conseguendo un risultato di primaria importanza per la NATO e per l’Italia, che ne conferma il ruolo centrale a presidio della pace, in nome e per l’affermazione del diritto internazionale, della libertà e della democrazia. Il risultato odierno è solo l’inizio di un cambiamento culturale e di un percorso di adattamento organizzativo e sviluppo capacitivo essenziali per rendere l’esercito sempre più pronto per i compiti di deterrenza e difesa affidati alle forze armate. Un percorso che proseguirà nei prossimi anni e che coinvolge le nostre famiglie, fonte robusta e discreta della nostra forza per l’assolvimento di ogni compito, alle quali rivolgo il mio più sentito grazie! Uomini e donne della multinational division south, avete già dato prova di grande dedizione e attenzione professionale. Sono certo che continuerete a superare ogni migliore aspettativa nell’impegno di supportare lo sforzo collettivo di prontezza, che rende la NATO la nostra migliore garanzia per il futuro”.
L’approvazione della Direttiva Strategica da parte del comandante supremo alleato in Europa (SACEUR), il 3 giugno 2024, ha segnato l’inizio del processo di costituzione, conclusosi il 19 giugno 2025, quando il North Atlantic Council (NAC) ha ufficialmente sancito la nascita della MND-S. La denominazione “South” è un’indicazione geografica utilizzata per distinguerla dalle altre multinational division già esistenti e non identifica pertanto una specifica area di interesse operativo. Attualmente, 11 nazioni hanno aderito al progetto e, fra poche settimane, inizieranno gli afflussi di ufficiali e sottufficiali stranieri da inserire nell’organico della divisione.
Per la MND-S gli impegni internazionali sono già iniziati: dal 1° luglio, nell’ambito della prima rotazione delle componenti, la multinational division south ha sostituito la 1st UK division alla guida del comando della componente terrestre (Land Component Command – LCC) dell’Allied Reaction Force della NATO.
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