Bombardiere cinese H-6N visto trasportare un missile ipersonico
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In data 20 aprile 2022, un bombardiere H-6N della Marina dell’Esercito popolare di liberazione è stato fotografato mentre trasportava un missile ipersonico YJ-21.
Lo Xian H-6 è una versione su licenza del bombardiere a reazione bimotore sovietico Tupolev Tu-16, costruito per l’aeronautica militare cinese di liberazione dell’esercito popolare (PLAAF).
La variante H-6N ha una specificità nell’area semi-incassata sotto la fusoliera. È in grado di lanciare un derivato aero-lanciabile del missile balistico antinave Dongfeng-21D o del missile da crociera supersonico CJ-100; il bombardiere ha un raggio d’azione di oltre 3.700 miglia incluso il rifornimento in volo e una varietà di altri carichi utili di grandi dimensioni, compresi quelli con testate nucleari.
L’aspetto dell’H-6N è distinto da quello del bombardiere a doppio uso H-6K in quanto è dotato di una sonda per il rifornimento in volo montata sul muso e include una fusoliera modificata che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ritiene possa ospitare un missile balistico lanciato dall’aria o anche un drone strategico.
La capacità di rifornimento in volo dell’H-6N forniscono una maggiore autonomia rispetto alle precedenti varianti dell’H6 che ne sono prive.
Il nuovo missile ipersonico cinese YJ-21
Il PLAN (People’s Liberation Army Navy) ha di recente pubblicato un video che mostra il lancio di un nuovo missile ipersonico da un incrociatore di tipo 055. Il missile è probabilmente l’Eagle Strike YJ-21. L’analista HI Sutton ha identificato il missile come il missile balistico antinave ipersonico YJ-21 (ASBM), basato sul progetto del CM-401. Il nuovo missile ricorda esteriormente il design del CM-401, con l’aggiunta di un grosso booster. Il CM-401 è più o meno analogo al missile Iskander sebbene il suo diametro sia di soli 600 mm. È possibile che il nuovo missile sia correlato alla vecchia famiglia CM-401, sebbene la somiglianza possa anche essere casuale e potrebbe avere un diametro più piccolo.
Le caratteristiche dell’YJ-21 sono sconosciute perché non c’è stato alcun avviso ufficiale del test in volo. Il filmato, d’altra parte, implica un missile lanciato a freddo (possibilmente a due stadi), che implica un missile balistico munito di HGV. Le superfici di controllo sono piuttosto piccole, il che significa che probabilmente non si tratta di un missile anti-aereo.
Il VLS montato a bordo dei grossi caccia Type 055 può ospitare missili con le seguenti misure massime: lunghezza di 9 metri e diametro di 0,85 metri. Se questo missile si rivelasse essere l’ipersonico YJ-21, i Type 055 diventerebbero probabilmente le navi da guerra più pesantemente armate del mondo.
Il missile risulta essere stato lanciato da un incrociatore di classe Renhai Tipo 055. Con 8 unità già in mare, l’incrociatore Type-055 Renhai della Marina cinese sta facendo scalpore. È senza dubbio l’unità di superficie più impressionante della PLAN (Marina comunista cinese), il che lo rende un punto focale naturale degli osservatori. Nuove informazioni suggeriscono che almeno altri due sono in costruzione a Dalian, in Cina.
IL BOMBARDIERE XIAN H-6N (轰-6; Hōng-6)
Lo Xian H-6 (轰-6; Hōng-6) è un bombardiere strategico a medio raggio bimotore a getto ad ala bassa a freccia. È la versione costruita su licenza del sovietico Tupolev Tu-16, nome in codice NATO Badger, progettato negli anni cinquanta e prodotto nella Repubblica Popolare Cinese dall’azienda statale Xi’an.
Nel corso del 1958 il primo ministro cinese Zhou Enlai concluse con l’Unione Sovietica l’accordo per l’acquisto della licenza di costruzione del bombardiere a reazione Tupolev Tu-16, ribattezzato “Badger” dalla NATO, che era entrato in servizio con l’aeronautica militare sovietica nel corso del 1954. Per produrre il grosso velivolo vennero designati gli stabilimenti di Harbin (HAMC-Harbin Aircraft Manufacturing Company) e di Xian (Xi’an Aircraft Industrial Corporation) che dal 1958 furono oggetto di massicci lavori di ampliamento e trasformazione. I primi due Tu-16 di costruzione russa, destinati a servire da campione, furono consegnati alla Cina nel maggio 1959, uno disassemblato e l’altro in componenti, e a tempo di record lo stabilimento di Harbin ricostruì il primo aereo che volò il 27 settembre 1963. Il Tu-16 cinese venne inizialmente designato Feilong 201, ma il nome definitivo fu quello di H-6 dove la H stava per Hongzhaji (bombardiere) mentre i motori Mikulin RD-3M-500 furono costruiti anch’essi su licenza come WP-8. Lo stabilimento della XAC fu completato nel 1958 e fu qui che venne deciso nel 1961 di concentrare la linea del bombardiere che divenne operativa nel 1964. Il primo velivolo di costruzione interamente cinese, destinato alle prove statiche, fu pronto nell’ottobre 1966 ed il primo volo seguì il 24 dicembre 1968 con un ritardo dovuto agli effetti della Rivoluzione Culturale. Nell’agosto 1958 venne creata la XAE (Xian Aero-Engine Factory), ed il suo primo prodotto fu, in collaborazione inizialmente con HEF (Harbin Engine Factory poi DEMC-Dongan Engine Manufacturing Company) e SEF (Shenyang Engine Factory poi SAC-Shenyang Aero-Engine Company), lo sviluppo e la produzione del WP-8. Si trattò di un lavoro molto impegnatIvo perché Mosca non fornì tutte le informazioni e la documentazione necessarie, in particolare sulla sezione delle alette di guida dell’ugello. Nel 1963 tutta l’attività sul motore venne affidata alla XEF che riuscì a certificare e introdurre in produzione il propulsore nel gennaio 1967.
Versioni
H-6A
Il primo modello fu l’H-6A, corrispondente al Tu-16A sovietico, che era in grado di trasportare armi nucleari, una capacità dimostrata il 14 maggio 1965 con lo sgancio sul poligono di Lop Nor di una bomba da 20 chilotoni. Le prime immagini dal satellite spia americano KH-11 rivelarono la presenza in linea del velivolo nell’agosto 1971 e nel marzo dell’anno seguente la CIA stimava che la Cina disponesse di 32 velivoli operativi con altri 19 in fase di costruzione.
H-6C
Nel 1975 iniziarono le prove di un sistema integrato di navigazione e attacco ad alto grado di automazione che venne introdotto sulla linea nel 1982 dando vita alla versione H-6C (H-6 III) del velivolo in grado di trasportare armamento convenzionale o nucleare.
H-6D
Sempre nel 1975 iniziò anche lo sviluppo dell’H-6D (H-6IV), destinato alla Marina, e specializzato nell’attacco antinave con 2 missili C-601/YJ-6L (NATO CAS-1 Kraken) montati a 2 piloni fissati alle ali debitamente rinforzate, che conservava, però, la capacità di trasporto di armamento di caduta nella stiva bombe interna. Per la guida dei C-601, poi, sostituti dai C-611/YJ-61, esso montava un radar da sorveglianza Type 245 con antenna in un radome ingrandito e appiattito posto al di sotto del muso, un sistema di guida per i missili ed un nuovo sistema di navigazione. Il radar era in grado di scoprire una nave fino a 150 km di distanza da un’altezza di 9.000 m. Questa versione volò per la prima volta il 29 agosto 1981 ed il primo lancio di un missile strumentato avvenne con successo nel dicembre dello stesso anno con ingresso in servizio del velivolo nel dicembre 1985.
H-6E
Negli ultimi anni ’80 entrò in servizio l’H-6E specializzato nell’attacco nucleare con motori potenziati, nuovo sistema di guerra elettronica ed equipaggiamenti migliorati. L’H-6E, che non poteva trasportare armamenti standoff, era identificabile per l’eliminazione del cannone fisso in caccia sul lato destro del muso, inutile visto il ruolo operativo specifico.
H-6F
La versione successiva fu l’H-6F, frutto di un programma di aggiornamento di mezza vita dell’avionica di bordo attuato nei primi anni ’90 sugli H-6A e H-6C in linea. Fu introdotta una suite integrata di navigazione con INS/GPS dotato di radar Doppler di navigazione ed il sistema di puntamento a comando manuale fu sostituito da un sistema automatico adatto a missioni di interdizione a lungo raggio e di strike marittimo a bassa quota e in cattive condizioni di visibilità. L’H-6F, su cui venne eliminato il cannone in caccia nel muso, non poteva usare armi di precisione.
H-6H
Essendo i limiti dell’H-6F pesanti, la Cina pensò di ovviare a questo problema acquisendo dall’Unione Sovietica bombardieri delle nuove generazioni. Vistasi rifiutare il Tupolev Tu-22M3 Backfire C, si rese necessaria la decisione di rivisitare il vecchio H-6, e la XAC alla fine degli anni ’90 rimise in produzione il modello nella nuova versione H-6H capace di usare armamenti di precisione. L’H-6H volò nel dicembre 1998 entrando in servizio nel 2004. L’aereo era privo di torrette difensive e montava un nuovo radome nel ventre della fusoliera dietro la stiva bombe con l’antenna di comando dell’armamento intelligente. Al di sotto delle ali potevano essere agganciati 2 KD-63 (KongDi-63). Il primo lancio del KD-63 dall’H-6H ebbe luogo nel novembre 2002.
H-6G ed H-6M
Dotato di 4 anziché 2 piloni, quelli interni erano destinati ai missili da crociera, mentre quelli esterni ai pod ECM che completavano il sistema di autoprotezione con sensori all’estremità della deriva e lanciatori chaff/filare sui fianchi della fusoliera posteriore. L’aereo, caratterizzato nelle due versioni dal radome allargato e appiattito e armato solo con la postazione difensiva di coda, fu denominato H-6M dall’Aeronautica ed H-6G dalla Marina.
HU-6 ed H-6DU
Nel settembre 1986 venne siglato un MoU (Memorandum of Understanding) tra la britannica FLR e CATIC per fornire assistenza nella conversione in cisterna di un certo numero di H-6 e venne messo a punto uno specifico sistema di Hose-and-Droghe (a sonda flessibile e cestello) a due punti destinato a supportare velivoli tattici. Il Pod, designato RDC-1, fu realizzato dal China Institute of Aero Accessories e la conversione venne autorizzata solo ai primi del 1990. Le cisterne dell’Aeronautica, frutto della trasformazione di H-6D e designate HU-6, hanno un nuovo musetto solido in cui è stato trasferito il radar di navigazione e meteorologico prima posto ventralmente nel radome sotto al muso ora eliminato. Alle spalle dell’antenna resta la postazione del navigatore con una vettura molto ridotta. La postazione dell’operatore è ricavata in quella che era la torretta difensiva di coda e l’aereo, con una dotazione potenziata di equipaggiamenti di navigazione, è in grado di trasferire 18,5 t delle 37 t di carburante presenti nei serbatoi di bordo. Le cisterne della Marina, sempre basate sull’H-6D, ma designate H-6DU, sono prive di torrette difensive, ma conservano il muso vetrato del navigatore ed il radome ingrandito e appiattito della versione da attacco missilistico. Il velivolo è divenuto operativo nel 1998.
H-6K
Sviluppato a partire dal 2000, l’H-6K rappresenta un notevole passo in avanti sia per prestazioni di volo che per capacità belliche. Il nuovo modello ha volato nel 2007 entrando in servizio intorno al 2010. Rispetto ai predecessori il velivolo è stato radicalmente ammodernato, con la sezione anteriore della fusoliera e il raccordo con il cockpit sono stati modificati ed il naso vetrato è stato sostituito da uno solido dielettrico. Nella sezione anteriore ventrale della fusoliera è stata installata una torretta elettro-ottica e lungo la fusoliera comparsa una serie di antenne per la guerra elettronica (ECM, ESM), mentre dietro la baia armi è presente una carenatura che potrebbe nascondere l’antenna di datalink per la variante lanciabile da aereo del missile da crociera a lungo raggio CJ-10/KD-20. Sulla deriva verticale, inoltre, sono presenti le antenne dei sistemi RWR (Radar Warning Receiver) e MWR (Missile Warning Receiver). Ulteriore spazio per altri apparati avionici è stato, infine, ricavato rimuovendo la torretta per il cannone da 23 mm in coda. La cellula è stata rinforzata in diverse parti e dovrebbero essere stati impiegati pure materiali compositi. Il velivolo è stato rimotorizzato e al posto dei due turbogetti Xian WP8 (copia del Mikulin RD-3M che spingeva il Tu-16) sono stati installati i più potenti e moderni turboventola Saturn D-30KP-2, ciascuno tarato per erogare fino a 23.150 libbre (103kN) di spinta, che ha comportato anche l’allargamento delle prese d’aria. Un’altra modifica importante è stata la soppressione della stiva armi interna, il cui spazio è stato riutilizzato per ospitare ulteriore carburante, aumentando l’autonomia ed il raggio d’azione del velivolo. Le fonti concordano nel ritenere che l’autonomia del velivolo sia pari a circa 3.500 km. Il velivolo è così armato “solo” con 6 missili KD-20, 3 per ogni semiala, con 2.000 km di portata, che fa sì che l’H-6K potrebbe colpire bersagli strategici fino a Guam, Alaska e Hawaii restando entro la copertura delle difese aeree amiche.
H-6N
La nuova versione sviluppata dal precedente H-6K, è entrata in servizio con l’Aeronautica cinese a partire dal settembre del 2019. Questa può trasportare oltre 9.500 kg di carichi per un raggio di 5200 chilometri (sotto forma di bombe e missili da crociera sotto punti di attacco esterni) ed è stato rinnovato nel sistema avionico e degli armamenti. Si caratterizza per la prominente sonda frontale per il rifornimento in volo e, soprattutto, per l’eliminazione della stiva bombe, rimpiazzata da un recesso aerodinamico destinato al trasporto semi-conformale di un grande missile ancora da scoprire, che secondo alcuni rapporti si chiamerebbe CH-AS-X-13 e sarebbe un derivato aerolanciato del missile balistico con capacità antinave DF-21D.
Xian H-6N/H-6X1
Portamissili balistico lanciato dall’aria in servizio dal 2019. Questa variante ha un punto significativo nell’area semi-incassata sotto la fusoliera. È in grado di montare un derivato dell’aria del missile balistico antinave Dongfeng-21D o del missile da crociera supersonico con una autonomia di oltre 3.700 miglia incluso il rifornimento in volo o una varietà di altri carichi utili di grandi dimensioni, compresi quelli con testate nucleari. Potrebbe anche essere possibile che la modifica consenta il trasporto del veicolo aereo senza pilota WZ-8 da ricognizione strategica ad alta velocità e ad alta quota.
Xian HD-6
(Hongzhaji Dian -6) – Versione da guerra elettronica con muso chiuso e carenatura che si ritiene contenga apparecchiature di contromisure elettroniche.
Versioni di rifornimento aereo
Xian HY-6 ( Hongzhaji You -6) – Prima variante di cisterna per il rifornimento in volo di successo in servizio cinese. Sistema di controllo del fuoco PV-23 mantenuto dell’H-6 e quindi può ancora essere schierato come lanciamissili.
Xian HY-6U – Nave cisterna HY-6 modificata in servizio con il PLAAF, con sistema di controllo del fuoco PV-23 e radar di tipo 244 cancellati, e quindi un velivolo di rifornimento dedicato indicato anche come H-6U.
Xian HY-6D – Prima nave cisterna per il rifornimento aereo per PLANAF, convertita da H-6D. La differenza più evidente tra HY-6U e HY-6D è che HY-6U ha un ogiva in metallo, mentre HY-6D ha ancora il naso in vetro trasparente. Come l’originale HY-6, anche il sistema di controllo del fuoco PV-23 è mantenuto sull’HY-6D, il che consente all’aereo di fungere anche da piattaforma per il trasporto e il lancio di missili.
Xian HY-6DU – Cisterna di rifornimento aereo per PLANAF, modificata HY-6D, denominata anche H-6DU. Simile a HY-6U, HY-6DU è un’autocisterna dedicata al rifornimento di carburante quando il suo sistema di controllo antincendio PV-23 viene rimosso dall’aereo.
Versioni EXPORT
Xian B-6D – Versione da esportazione dell’H-6D.
Banchi di prova, prototipi e varianti proposte
Xian H-6I – Versione modificata alimentata da quattro motori turbofan Rolls-Royce Spey Mk 512, originariamente acquistati come motori di scorta per Hawker Siddeley Tridents in servizio con CAAC. Le modifiche includevano una fusoliera allungata e gondole motore più piccole con prese d’aria più piccole nelle radici delle ali, dove i due motori turbojet originali furono sostituiti con due turbofan Spey. Altri due motori Spey montati su tralicci, uno sotto ciascuna ala, fuoribordo rispetto agli sponson del carrello. L’autonomia è aumentata a 8.100 km (con carico utile standard) e il raggio di combattimento è aumentato a oltre 5.000 km (con carico utile nucleare). Lo sviluppo è iniziato nel 1970, il volo inaugurale ha avuto luogo nel 1978 e la certificazione statale ha ricevuto l’anno successivo.
Banco di prova del motore H-6 – Un H-6, numero di serie n. 086, è stato convertito in un banco di prova del motore. Rimase in servizio per 20 anni fino alla sostituzione con un Ilyushin Il-76 convertito.
Veicolo di lancio H-6 – Proposta di variante destinata a lanciare un veicolo di lancio satellitare da 13 tonnellate a un’altitudine di 10.000 m. Nel 2000 sono iniziati gli studi preliminari sul lancio aereo, tutto a propellente solido SLV, in grado di posizionare un carico utile di 50 kg in orbita terrestre. Mock-up della piattaforma di lancio SLV e H-6 mostrata durante lo Zhuhai Air Show del 2006.
Operatori
Operatori attuali:
Cina – People’s Liberation Army Air Force – 231+ unità in servizio attivo a partire da novembre 2020.
Ex operatori:
Egitto – Egyptian Air Force – “Some” H-6 acquisito dopo il 1973 insieme a pezzi di ricambio per la flotta egiziana Tu-16. L’ultimo aereo è andato in pensione nel 2000.
Iraq – Iraqi Air Force – Quattro H-6D, armati di missili C-601, acquisiti durante la guerra Iran-Iraq, durante la quale uno di loro fu abbattuto. Tutti quelli rimanenti furono distrutti nella Guerra del Golfo Persico del 1991.
2 cannoni Nudelman-Rikhter NR-23 da 23 mm (0,906 pollici) nella torretta dorsale remota
2 cannoni NR-23 nella torretta ventrale remota
2 × cannoni NR-23 nella torretta di coda con equipaggio
1 × cannoni NR-23 nel muso (aggiunta occasionale)
Missile 6 o 7 KD-88 (antinave o aria-superficie)
Missile anti-nave YJ-100 (CJ-10).
Missile antinave C-601
Missile antinave YJ-62
Missile antinave C-301
Missile antinave C-101
CM-802A
Missile antinave YJ-12
DF-21D (H-6N)
Bombe – 2.000 kg (26.400 libbre) di armi a caduta libera
Bombe guidate GB6 – CS/BBC5 – GB2A – GB5.
Impiego operativo
Il modello è stato usato per testare bombe atomiche e missili in test nucleari nei laghi salati di Lop Nur. Alcuni esemplari sono stati venduti all’Egitto e all’Iraq che li ha persi tutti durante la prima guerra del Golfo.
(Fonti delle notizie: Web, Google, Navyrecognition, Navalnews, Wikipedia, You Tube)