Lite in volo, aereo costretto a tornare a Bologna. SAB ribadisce l’impegno per la sicurezza
Alcuni giorni fa, un diverbio tra una giovane donna marocchina e il marito, in viaggio con il figlio piccolo per tornare a casa dai parenti, ha spinto il comandante di un volo appena partito dall’aeroporto Bologna per Casablanca a fare ritorno al Marconi e sbarcare la famiglia.
Secondo testimoni, la donna, in evidente stato di alterazione, ha pronunciato frasi in lingua araba con tono minaccioso e si è cosparsa il capo con dell’acqua. Lo rende noto una nota della società di gestione dell’aeroporto emiliano.
“Ora la Polizia farà gli accertamenti del caso sulla donna,” si legge nella nota, “e SAB – come sempre ha fatto anche in passato per ogni altra situazione – darà la massima collaborazione alle autorità.
Ma, per ciò che riguarda i presunti “buchi” nei controlli di sicurezza dell’aeroporto, la società intende precisare sin da ora che:
Ai controlli di sicurezza i passeggeri con bambini piccoli possono portare con sé liquidi in contenitori aventi capacità superiore ai 100 ml, per l’alimentazione dei bambini. Tali liquidi vengono sottoposti ad appositi controlli, effettuati con macchine dedicate – di cui l’aeroporto Marconi è dotato – che verificano la non pericolosità degli stessi e ne consentono l’ingresso in sala imbarchi. Ciò è previsto dalla normativa sul trasporto dei liquidi in cabina in vigore dal 31 gennaio di quest’anno (Regolamento di esecuzione UE 246/2013).
In sala imbarchi sono numerosi i punti di ristorazione che vendono bottiglie d’acqua di varie dimensioni, tutte superiori ai 100 ml. Ciò è pienamente consentito dalla normativa, in quanto tali liquidi vengono preventivamente sottoposti a controlli.
L’Aeroporto di Bologna ha sempre posto la massima attenzione ai controlli di sicurezza e lo farà anche nel futuro.”
Fonte: Il Volo