Mancò la fortuna non il valore
Tra racconto e saggio storico, un resoconto suddiviso in tre ampie parti della lunga, drammatica e tragica campagna militare delle nostre forze armate in Africa dall’inizio delle ostilità della Seconda Guerra Mondiale, nel fatidico giugno 1940, fino a quando, nel 1943, l’ultimo soldato italiano abbandonò il suolo africano. La prima parte tratta l’avanzata in Nord Africa delle truppe dell’Asse e la frenetica, concitata e tumultuosa “fase del pendolo”, durante la quale gli eserciti in campo si avvicendarono in offensive e ripiegamenti sullo scacchiere dell’Africa Settentrionale.
L’autore prosegue, per afferenza cronologica e quindi per omogeneità descrittiva, con la narrazione e la rievocazione delle disperate vicende del nostro impero in Africa Orientale.
Nella seconda è descritto il lungo periodo di stasi e di blocco del fronte, sebbene denso di aspri combattimenti fra le nazioni, in attesa delle vicende risolutive della battaglia di El Alamein.
La terza parte conclude la narrazione con l’epica, leggendaria e per noi tanto gloriosa, ma sfortunata, battaglia di El Alamein, descritta minuziosamente in tutti i suoi passaggi più significativi. La parte finale di ogni sezione è dedicata alle vicende dell’ultima, disperata resistenza in Tunisia da parte delle truppe dell’Asse.
Un racconto minuzioso dei grandi eventi dell’avventura militare italiana in Africa, volto a rievocare anche i singoli fatti individuali dei soldati che si incastonano nel contesto espositivo generale.
“A El Alamein sarà soprattutto scontro di blindati, dove ai fanti tocca morire: il modo in cui farlo dipende dalla tempra, non dall’addestramento. Arrendersi o scappare dinanzi a una montagna di acciaio di svariate tonnellate rappresenta la norma, opporsi rientra in quella gamma di follia che in guerra è spesso chiamata eroismo”.
– Alfio Caruso –
“Fra sabbie non più deserte sono qui di presidio per l’eternità
i ragazzi della Folgore, fior fiore di un popolo e di un esercito in armi,
caduti per un’idea senza rimpianti, onorati dal ricordo dello stesso nemico, essi additano agli italiani nella buona e nell’avversa fortuna
il cammino dell’onore e della gloria. Viandante arrestati e riverisci.
Dio degli eserciti accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell’angolo del cielo che riserbi ai martiri e agli eroi”.
– Alberto Bechi Luserna, I ragazzi della Folgore, frase posta a epigrafe all’ingresso del Sacrario Militare Italiano di El Alamein
Antonio Leggiero è un criminologo investigativo e forense operante sull’intero territorio nazionale, direttore e coordinatore di diversi master in Criminologia e, inoltre, docente di Criminologia nell’ambito universitario e in quello della specializzazione.
Ha all’attivo diverse pubblicazioni di genere narrativo, storico e criminologico. Tra le altre, la raccolta di racconti brevi Storie di paese (2005), il saggio storico Per amor di Patria (2007), la monografia L’indagine difensiva nel processo penale italiano (2010) e i volumi di ricerca e ricostruzione storico-criminologica Quattordici assassini senza volto (2011) e Delitto ai quartieri alti. Il giallo irrisolto della strage di via Caravaggio a Napoli (2015). Con Odoya ha pubblicato il saggio storico-militare Apocalisse nella steppa (2013) sulla tragedia della campagna di Russia del 1941-1943.
Collana: OL – Odoya Library
ISBN: 978-88-6288-605-5
Pagine: 368
Brossura
Formato: 15,5×210 cm
Data di pubblicazione: Novembre 2020
Editore: Odoya
Prezzo Euro 24,00