I cacciatorpediniere della classe Luigi Durand de la Penne sono potenti unità missilistiche della Marina Militare costruiti in due unità ed entrati in servizio durante i primi anni novanta per sostituire le unità della Classe Impavido andate in disarmo. Dispongono di sistemi d’arma per la lotta antiaerea, lotta antinave, lotta antisommergibile e per il bombardamento a lungo raggio.
DDG DE LA PENNE
Il De la Penne fu varato il 20 ottobre 1989, consegnato alla Marina Militare il 18 marzo 1993. Il Porto di assegnazione fu Taranto e la dipendenza gerarchica il COMFORAL – CINCNAV.
Motto: “Utique vince”.
Nata inizialmente con il nome Animoso, nel 1992 il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare decise di intitolare l’Unità all’Eroe della seconda guerra mondiale Luigi Durand de la Penne e scomparso il 17 gennaio dello stesso anno, diventando la prima Unità con questo nome.
Terminati i lavori di fine garanzia, il 19 settembre 1994, l’Unità cambiava la sede di assegnazione da La Spezia a Taranto.
LA STORIA
La nave porta il nome dell’Ammiraglio Luigi Durand de la Penne, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’eroica azione compiuta nel 18-19 dicembre 1941. La missione consisteva nel forzare la base inglese di Alessandria d’Egitto con dei mezzi d’assalto (maiali) e nell’affondare il maggior numero possibile di unità presenti in rada. I mezzi d’assalto furono rilasciati a brevissima distanza dalle ostruzioni dal sommergibile Scirè, al comando del Tenente di Vascello Junio Valerio Borghese.
Il Tenente di Vascello Luigi Durand de la Penne, in qualità di Capogruppo dei “maiali” 221, 222 e 223, condotti rispettivamente da lui stesso, dal Capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta e dal Capitano del Genio Navale Antonio Marceglia – coadiuvati dal 2° Capo Emilio Bianchi, dal Capo di 3ª cl. Mario Marino e dal Sottocapo Spartaco Schergat – portò, all’alba del 19 dicembre 1941, all’affondamento della nave da battaglia inglese Valiant. Nello stesso istante, Marceglia e Schergat affondavano la corazzata Queen Elizabeth, mentre Martellotta e Marino affondavano la petroliera Sagona e danneggiavano il cacciatorpediniere Jervis.
Durand de la Penne collocò da solo la carica esplosiva sotto le torri di prora della Valiant, dal momento che il suo operatore aveva perso i sensi ed era affiorato. Fu però scoperto e fatto prigioniero. Portato a bordo con il 2° Capo Palombaro Emilio Bianchi, fu rinchiuso in un locale adiacente al deposito munizioni e vi fu tenuto anche dopo che ebbe informato il Comandante dell’unità inglese, Capitano di Vascello Morgan, dell’imminente scoppio della carica, in modo da consentirgli di porre in salvo l’equipaggio. Uscito indenne dall’esplosione che affondò la nave, fu trasferito successivamente a Yol (India) dove trascorse un periodo di prigionia. Nel febbraio 1944 fu rimpatriato e partecipò alla guerra di liberazione nel gruppo Mezzi d’Assalto. La cerimonia di consegna della decorazione a Luigi Durand de la Penne si svolse a Taranto nel marzo del 1945, luogo e data di uno storico episodio: fu infatti lo stesso Comandante della Valiant, Sir Charles Morgan, divenuto nel frattempo Ammiraglio, a decorare Luigi Durand de la Penne, su invito del Luogotenente del Regno d’Italia, Umberto di Savoia, che presiedeva la cerimonia. “Uno straordinario esempio di coraggio e genialità” «Winston Churchill»
Il Crest dell’Unità intende rappresentare quale richiamo al significato del motto (UTIQUE VINCE), l’ideale connubio tra la Nave e la vittoria alata, raffigurata in posizione di difesa, a simbolo del ruolo che caratterizza l’impiego nel settore Antiaereo. Alla base del disegno è stato stilizzato il Blasone della famiglia dei Marchesi de la Penne. Il Motto “Utique Vince” (Dovunque Vince), sta a significare che l’Unità raggiungerà la vittoria ovunque andrà.
I cacciatorpediniere classe Durand De La Penne sono stati costruiti da Fincantieri per la Marina Militare Italiana. La chiglia della prima classe, MM Luigi Durand De La Penne (D560), è stata posata nel 1988 ed è stata varata nell’ottobre 1989.
La chiglia della seconda, MM Francesco Mimbelli (D561), è stata posata nel 1989 e varato nell’aprile 1991.
Il D560 e il D561 sono stati commissionati rispettivamente nel marzo 1993 e nell’ottobre 1993.
La Marina italiana inizialmente aveva pianificato di procurarsi quattro navi, ma la seconda coppia è stata cancellata poiché si è unita al progetto Horizon. Le navi sono state costruite presso il cantiere di Riva Trigoso di Fincantieri.
I cacciatorpediniere Durand De La Penne sono navi da guerra multiruolo da 5.000 t in grado di svolgere attività di difesa antiaerea per la protezione di task force e convogli, operazioni antisommergibile e antiguerra di superficie, assistenza durante le operazioni di sbarco e bombardamento costiero.
COMANDO E CONTROLLO
Il sistema di comando e controllo IPN 20, fornito da Alenia Marconi Systems (Selex Sistemi Integrati ora Leonardo), raccoglie informazioni dai sensori della nave, dalle reti di comunicazione e dati per compilare, mantenere e visualizzare la situazione tattica. Il sistema di comunicazione Elmer è integrato con un sistema di comunicazione satellitare con Link 11 e Link 14.
Il sistema di controllo dell’arma NA 30 (Dardo E) è fornito da Selex Sistemi Integrati. NA 30 include una telecamera a infrarossi e un telemetro laser, nonché il radar di controllo del fuoco Selex RTN 30X.
MISSILI
Il sistema missilistico superficie-superficie della nave è il MBDA OTOMAT-Teseo Mk2.
Quattro lanciatori gemelli sono installati sul ponte missilistico al centro della nave tra i due alberi radar. Il missile utilizza una guida a metà rotta e un homing radar attivo per avvicinarsi al bersaglio ad alta velocità subsonica in modalità skimming del mare per consegnare una testata da 210 kg a un raggio di oltre 200 km.
Le navi erano dotate di un missile Otomat aggiornato, l’MBDA Teseo Mk 2/A. La Marina Militare Italiana ha assegnato un contratto di produzione per il missile nell’agosto 2006.
Il sistema missilistico terra-aria a medio raggio Albatros Mk 2 è fornito dalla MBDA-IT di Roma. È installato sul ponte dei cannoni immediatamente dietro il cannone principale della nave. Il sistema Albatros utilizza il missile semi-attivo Aspide per fornire alla nave una difesa puntuale. L’autonomia è di 15 km.
La nave è inoltre dotata del sistema missilistico Raytheon Standard Missile SM-2MR Tartar GMLS Mk 13 per la difesa contro bersagli aerei a medio raggio. L’SM-2MR ha una guida radar semi-attiva e un raggio di 70 km. Le navi sono dotate del sistema missilistico antisommergibile MBDA MILAS.
CANNONI
Il cannone principale della nave è il cannone calibro 54 Oto Melara da 127 mm che spara proiettili da 32 kg a una distanza di oltre 15 km.
La velocità di fuoco massima è di 45 colpi al minuto. Sono installati tre cannoni Super Rapido 76/62 Oto Melara che sparano proiettili da 6 kg a una distanza di 15 km a una velocità di 120 colpi al minuto.
SILURI
La nave è armata con due sistemi di lancio di siluri B515 di Whitehead Alenia. Ogni B515 è un sistema di tubi di lancio triplo.
La classe Durand de la Penne è stata equipaggiata con il siluro Eurotorp MU90 Impact insieme al sistema missilistico MILAS ASW nel 2002.
Eurotorp è un consorzio formato da Whitehead Alenia Sistemi Subacquei (WASS), DCN e Thales. MU90 ha una testata a energia diretta e una gittata di 12.000 m alla velocità massima e 25.000 m alla velocità minima. Il siluro è anche in servizio con la Marina Militare Italiana.
ELICOTTERI
La nave è dotata di una piattaforma per elicotteri e di un hangar con strutture per due elicotteri come l’Agusta Bell AB 212, il Sea King SH-3D, l’SH-90 o l’EH-101.
CONTROMISURE
I sistemi di contromisure della nave includono il sistema di lancio di razzi Sagaie Sagem Défense Sécurité (ex EADS Defense & Electronics) per sparare pula, il sistema anti-siluro SLQ-25 Nixie e il ricevitore di allarme radar SLQ-732 Nettuno e jammer forniti da Elettronica.
SENSORI
La suite radar della nave comprende: Raytheon SPS-52C radar di ricerca aerea tridimensionale a lungo raggio in banda E; Selex MM/SPS-774 (RAN 10S) radar di ricerca aerea e di superficie in banda F; Radar di ricerca aerea in banda D Selex MM/SPS-768; Selex (ex Galileo Avionica) MM/SPS-702 radar di ricerca di superficie in banda I; quattro radar di controllo del tiro Selex per l’NA 30 operanti in banda I e J; due radar di controllo del tiro Raytheon AN/SPG-51D per i missili terra-aria, operanti nelle bande G e I; e il radar di navigazione Selex MM/SPN-748 operante in banda I.
La nave è equipaggiata con il sonar di ricerca e attacco attivo a media frequenza Raytheon DE 1167 montato sullo scafo e il sonar a profondità variabile DE 1167 (VDS).
PROPULSIONE
Il sistema di propulsione della nave è basato su una disposizione combinata diesel o gas (CODOG).
I due motori a turbina a gas, la Fiat/GE LM 2500 GT, forniscono una potenza continua di 40,3 MW. I motori diesel, GMT BL 230.20 DVM sono classificati a un livello di potenza sostenuta di 9,3 MW ciascuno.
SISTEMA D’ARMA PRIMARIO
Il sistema d’arma primario era inizialmente costituito da un lanciatore a rampa singola Mk 13 capace di lanciare missili antiaereo e antimissile della serie Standard SM-2MR. Tuttavia l’obsolescenza di tale sistema unito al mancato acquisto di versioni successive o alla sostituzione con VLS, comporterà nell’immediato futuro la conversione delle due navi della classe in fregate missilistiche e la perdita della capacità di lotta antiaerea a lungo raggio. L’ulteriore armamento è costituito da un lanciatore Albatros ad 8 celle per missili a corto raggio Aspide (versione sviluppata dall’Alenia a partire dal Sea Sparrow americano), 4 Teseo MK2 per ASuW. L’armamento artiglieresco è composto da un cannone 127/54 mm Compatto capace di sparare munizioni VULCANO e da tre cannoni 76/62 mm Super Rapido, della Oto Melara. La difesa ASW è assicurata dal sistema Milas, da due complessi trinati per siluri da 324 mm MU 90 e dagli elicotteri AB-212 ASW.
I sensori principali sono un radar 3D a lungo raggio Selex RAN 40L, installato nel 2008 in sostituzione del Raytheon SPS-52C, un radar di ricerca di superficie e aerea Selex RAN 10S, un radar di ricerca aerea Selex MM/SPS-702 e due illuminatori Raytheon AN/SPG-51D per i missili Standard.
La propulsione è di tipo CODOG (Combined Diesel Or Gas), un sistema che utilizza un motore diesel per le velocità di crociera e una turbina a gas per la velocità massima. Questo poiché la turbina a gas ha un elevato consumo di carburante, accettabile solo durante gli spunti ad alta velocità, mentre la velocità di pattugliamento viene assicurata dal motore diesel.
Unità della classe:
Luigi Durand de la Penne (D 560)
Francesco Mimbelli (D 561).
Le due unità che portano il nome di due Medaglie d’oro al Valor Militare della seconda guerra mondiale sono assegnate alla base di Taranto inquadrate nella 2ª Divisione Navale.
Il cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare Francesco Mimbelli (D 561) è un’unità multiruolo per la lotta antiaerea, lotta antisommergibile, lotta antinave e per il bombardamento a lungo raggio. Conta un equipaggio di 377 persone (di cui il 10% femminile). Lo scafo è a ponte continuo con due blocchi di sovrastrutture che inglobano i due fumaioli, con la zona poppiera occupata per una lunghezza di circa 25 metri dal ponte di volo e per una lunghezza di 18m dall’hangar che può accogliere due elicotteri. La forma dello scafo e due coppie di stabilizzatori assicurano una notevole riduzione del rollio.
La nave è dotata di armamento, consistente e differenziato che la rende idonea ad assolvere molteplici compiti fondamentali: in primis la difesa aerea di zona, concorrendo non solo alla protezione di formazioni navali e di convogli, ma anche alla difesa aerea nazionale e NATO. Inoltre il suo armamento la rende idonea al contrasto di unità subacquee e di superficie, al supporto di operazioni anfibie e all’impiego nel bombardamento costiero ed è adatta quale sede di comando complesso, compito svolto in più occasioni.
Durante l’ultima sosta lavori, effettuata tra il 2006 e il 2009, ha subito un notevole processo di ammodernamento con la sostituzione di più componenti del Sistema di Combattimento che ha comportato un incremento delle prestazioni in termini di capacità di elaborazione e di calcolo.
La nave porta il nome di Francesco Mimbelli, medaglia d’oro al valor militare della seconda guerra mondiale. La costruzione dell’unità, iniziata nel 1989, è avvenuta nel cantiere navale di Riva Trigoso; la nave è stata varata il 13 aprile 1991 ed è stata consegnata alla Marina Militare il 18 ottobre 1993.
L’unità ha come gemella la nave Durand de la Penne. Le due unità erano state varate con i nomi Animoso e Ardimentoso, riprendendo i nomi di due torpediniere della classe Ciclone della Regia Marina, che hanno operato nel corso della seconda guerra mondiale. Con la morte di Durand de la Penne, avvenuta durante la fase dell’allestimento, venne invece deciso di intitolare le unità a questi due eroi di guerra e il 10 giugno 1992 Nave “Ardimentoso” ha preso il nome di Francesco Mimbelli.
Nave “Mimbelli” è alle dipendenze del Comando della 2ª Divisione Navale di Taranto; il suo porto di assegnazione è Taranto presso la nuova Stazione Navale Mar Grande.
Nave “Mimbelli” ha preso parte a numerose attività addestrative sia in ambito Nazionale che Internazionale.
Dal 31 gennaio 2003 al 1º giugno 2003 ha preso parte in qualità di nave comando della Task Force 150 all’operazione Resolute Behaviour- Enduring Freedom per il controllo del traffico aereonavale ed attività di scorta ad unità mercantili e militari in transito da e per lo stretto di Bab el-Mandeb.
Dal 4 al 10 Aprile 2005, in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II ha preso parte all’operazione Grande Evento Jupiter 2005.
Dopo i lavori di ammodernamento svolti tra il 2006 e il 2009, dal 22 Febbraio al 1º Marzo 2011, nell’ambito della crisi libica, ha svolto compiti di presenza e sorveglianza, evacuando il 28 Febbraio, 300 civili dal porto libico di Marsa El Brega.
Dal 7 Febbraio al 19 Agosto 2014 ha preso parte, inserita nella Task Force 508 della Standing NATO Maritime Group all’Operazione Ocean Shield per il contrasto alla pirateria nel Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano.
Dal 29 Luglio al 30 Settembre 2015, e dal 27 Dicembre 2015 al 18 Febbraio 2016 ha preso parte all’Operazione Mare Sicuro, alle dipendenze del Comando del Terzo Gruppo Navale, per la protezione degli interessi nazionali in Mediterraneo Centrale e Mar Libico, contribuendo a salvare la vita di circa 3700 migranti.
Dal 19 Settembre al 4 Novembre e dal 26 Dicembre 2016 al 14 Gennaio 2017 ha preso parte, in qualità Nave Comando, all’Operazione Mare Sicuro, operando alle dipendenze del Comando della Prima Divisione Navale, durante il primo periodo, e del Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa costiera nel secondo periodo.
Dal 22 al 29 Maggio 2017, ha partecipato all’Operazione NAXOS, in qualità di Nave Comando della Componente marittima ed Unità di Difesa aerea, integrandosi con le altre FF.AA. e Forze di polizia nel dispositivo interministeriale preposto alla cornice di sicurezza durante il G7 che si è tenuto a Taormina.
(Fonti delle notizie: Web, Google, MMI, Wikipedia, You Tube)