Nuova era in Giappone: Sanae Takaichi guida il PLD tra nazionalismo, parità di genere e sfide economiche
La politica giapponese attende di diventare perfetta, come perfette erano le quattro gocce cadute in mare da una divina katana di corallo al momento della formazione delle isole nipponiche. In Giappone la fusione tra vecchio e nuovo costituisce motivo di seduzione politica.
Il Partito liberal democratico, moloch istituzionale, da decenni è la forza politica giapponese preminente e nelle ultime ore ha eletto il suo nuovo presidente, possibile prossimo primo ministro dopo le ultime debacle. Il voto è stato storico, visto che ha condotto alla vittoria, per la prima volta, una donna: Sanae Takaichi, espressione di un orientamento conservatore e nazionalista, capace di sconfiggere Shinjiro Koizumi, attuale 44enne ministro dell’agricoltura.
Politicamente, Koizumi e Takaichi appartengono a correnti diverse pur all’interno dello stesso partito, con Koizumi di orientamento progressista e liberale. Takaichi, grazie al mentore Shinzo Abe, ha avuto la possibilità di accedere a incarichi di governo e soprattutto ai suoi ingranaggi. Sono proprio i vecchi sostenitori di Abe, insieme agli iscritti in rappresentanza dell’ala più radicale del partito, a sostenerla. Non a caso ha promesso di elevare le capacità militari nipponiche sostenendo la spesa pubblica al fine di supportare un’economia che vede il debito pubblico in continua e potente ascesa.
Molti pensano che il radicalismo di Takaichi non possa aiutare il Paese, tanto da far ritenere che la moderazione di Koizumi avrebbe permesso migliori e più fattive collaborazioni con le altre compagini al di fuori dell’estrema destra.
Tuttavia, l’elezione di Takaichi, ispirata da Margaret Thatcher, condurrà a significativi cambiamenti, a cominciare dalla parità di genere, benché in passato abbia lei stessa espresso opinioni molto tradizionaliste in merito.
Ad ogni modo, il PLD è ormai da tempo in crisi politica e di consensi, tanto da aver perso la maggioranza parlamentare per effetto di alcuni grossi scandali e per la crescita di partiti di estrema destra, che hanno sottratto gli elettori più conservatori al PLD. Takaichi, se da un lato dovrà tentare di aumentare la popolarità del partito, dall’altro dovrà trovare un sistema per riuscire a governare con l’appoggio degli altri partiti in un contesto parlamentare frammentato.
La scelta dei parlamentari dell’Ldp contribuisce a sostenere una rilevante discontinuità sotto diversi punti di vista: non solo perché non era mai successo che il partito esprimesse quale leader una donna, ma anche perché dopo due premier più moderati si è assistito a uno spostamento a destra che potrebbe complicare le relazioni con i Paesi limitrofi.
Economicamente, si potrebbe assistere a un difficile ritorno delle politiche espansive dell’Abenomics, ora condizionate da un’inflazione esplosiva con aumento dei tassi di interesse.
In genere, la conquista della leadership si è sempre tradotta come una conquista del premierato; questa volta esiste un margine di incertezza che costringerà a cercare alleanze anche in funzione dei rapporti non idilliaci con gli U.S. e dell’allontanamento del tradizionale elettorato.
Foto: The Liberal Democratic Party of Japan
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