Oltre 1.500 razzi lanciati contro Israele dai jihadisti di Gaza
Escalation del conflitto fra Israele e Hamas. L’ultimo bilancio è di oltre 70 morti, fra palestinesi e israeliani, e almeno 1.500 razzi lanciati da Gaza verso le città israeliane. I feriti sono migliaia (almeno 900 palestinesi a Gerusalemme est e 400 a Gaza).
Fonti israeliane confermano che circa il 90 per cento dei razzi diretti verso aree abitate sono stati intercettati dal sistema di difesa aerea a corto e cortissimo raggio Iron Dome, attivo contro razzi e proiettili d’artiglieria,
Anche la notte scorsa Hamas, che governa la Striscia di Gaza, ha continuato a lanciare razzi a Sderot e Ashkalon. La più recente vittima israeliana è un bambino di sei anni, morto ieri sera a Sderot. Il numero di morti in Israele è ora salito a 7 compreso un soldato.
Il bilancio dei morti da parte palestinese è di 65 norti, fra cui 16 bambini e diversi capi di Hamas, vittime dei raid aerei israeliani effettuati con droni e cacciabombardieri F-16, F-15 ed F-35. Da oggi, per motivi di sicurezza, tutti i voli per Tel Aviv sono deviati su altri aeroporti.
Intanto, sul terreno, crescono le violenze fra cittadini israeliani arabi ed ebrei all’interno di città miste fra cui Lod, Acri, Haifa e Tel Aviv.
La comunità internazionale è divisa. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha già tenuto due incontri e ne ha programmato un altro per domani, ma non è riuscito a raggiungere ad alcuna dichiarazione per l’opposizione degli Stati Uniti. La Cina si è detta “molto dispiaciuta” della mancanza di consenso.
Nei prossimi giorni Analisi Difesa dedicherà un ampio articolo di approfondimento al confronto militare in atto.