Pechino voleva un aeroporto finlandese per le ricerche nell’Artico
Il ministero della Difesa finlandese ha respinto l’offerta da parte dell’Istituto di Ricerca Polare cinese di acquistare o affittare l’aeroporto di Kemijärvi. Lo ha reso noto YLE Lappi, la filiale regionale lappone dell’emittente televisiva statale finlandese YLE (Finnish Broadcasting Company), dopo che la vicenda era stata tenuta segreta per almeno due anni.
L’aeroporto di Kemijärvi nel nord della Finlandia non viene normalmente utilizzato e non ospita voli passeggeri regolari: la sua pista di 1.400 metri è utilizzata principalmente dall’aeroclub locale e periodicamente da una compagnia privata per i voli di prova degli UAV (nelle foto sotto).
Nel gennaio 2018, una delegazione guidata da Xia Zhang, direttore del Polar Research Institute of China e Xu Shije, direttore dell’amministrazione cinese per l’Artico e l’Antartico, si recò a Kemijärvi per chiedere al sindaco, Atte Rantanen, l’utilizzo dello scalo come base aerea per i voli di ricerca ambientale e climatica artica.
“La loro intenzione sarebbe quella di condurre ricerche artiche sulla calotta glaciale artica e per questo potrebbero aver bisogno di Kemijärvi. Un grande jet avrebbe operato da qui con diverse apparecchiature di misurazione” ha dichiarato Rantanen. I piani cinesi prevedevano di estendere la pista a 3mila metri per ospitare velivoli in grado di effettuare voli di ricerca e osservazione sull’Oceano Artico, il Polo Nord e il Passaggio a nord-est.
La realizzazione delle nuove infrastrutture aeroportuali prevedeva una spesa di 40 milioni di euro ma si sono infranti contro il veto del ministero della Difesa finnico: l’aeroporto si trova vicino al poligono di tiro Rovajärvi, il più grande d’Europa per le esercitazioni di artiglieria con un’estensione di 1.110 chilometri quadrati.
Anu Sallinen, consulente del Ministero della Difesa ha confermato a YLE che l’offerta cinese per l’aeroporto di Kemijärvi è stata presentata nel 2018 sottolineando che sarebbe stato improbabile che l’aeroporto, vicino a un poligono di tiro militare strategicamente importante, potesse venire ceduto a un’entità statale estera.
Inoltre, come evidenzia Euractiv.com, l proposta cinese avrebbe violato la legislazione dell’UE dell’ottobre 2020 che limita gli investimenti esteri in determinati settori. La stessa fonte ha rivelato che la notizia del piano segreto ha sorpreso sia l’Università della Lapponia che il suo Centro artico, che avevano precedentemente collaborato con ricercatori cinesi.
Il Polar Research Institute cinese oggi gestisce una base scientifica a Ny-Ålesund, nell’arcipelago norvegese delle Svalbard e altri centri di ricerca in Groenlandia e Islanda. La Cina dispone anche di due rompighiaccio che navigano nell’Artico e in Antartide.
(con fonte YLE e Euroactiv.com)
Foto: Lentopaikat.fl