Pokrovsk: battaglia cruciale per il Donbass tra operazioni speciali e assedio russo
La città di Pokrovsk, nell’oblast’ di Donetsk, è diventata il teatro di uno degli scontri più intensi e cruciali dell’intera guerra in Ucraina. Dopo oltre un anno di assedio progressivo, la situazione nella roccaforte ucraina ha raggiunto un punto critico tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre 2025, con entrambe le parti che rivendicano successi sul campo mentre la nebbia della guerra rende difficile distinguere la realtà dalla propaganda.

L’operazione delle forze speciali ucraine
Il comandante in capo delle Forze armate ucraine, il generale Oleksandr Syrskyi, ha confermato il primo novembre che unità dello GUR, l’intelligence militare ucraina, sono state schierate a Pokrovsk nell’ambito di un’operazione complessa volta a “distruggere e rimuovere” le forze russe che si sono infiltrate nella città. L’operazione ha visto l’impiego di squadre d’assalto aviotrasportate utilizzando elicotteri Black Hawk di fabbricazione americana, che hanno effettuato inserimenti aerei in zone della città considerate cruciali per la logistica ucraina.
Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica ucraina Suspilne, lo stesso direttore dell’intelligence militare Kyrylo Budanov si troverebbe sul posto per coordinare personalmente l’operazione. L’impiego di queste unità d’élite sottolinea quanto la difesa di Pokrovsk sia considerata prioritaria dal comando ucraino. Syrskyi ha dichiarato che nella città operano gruppi combinati composti da forze speciali, servizi di sicurezza SSU e intelligence militare GUR, tutti dispiegati su suo ordine diretto per fronteggiare quella che ha definito “la pressione di un gruppo nemico forte di migliaia di uomini”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso venerdì scorso che alcune unità russe si sono effettivamente infiltrate a Pokrovsk, ma ha insistito sul fatto che le forze ucraine stanno eliminando sistematicamente questi gruppi. Ha rivelato che circa 170.000 soldati russi sono concentrati nell’area, creando uno sbilanciamento numerico significativo a favore delle forze d’invasione, con alcuni osservatori che parlano di un rapporto di otto a uno.
La narrativa russa e la guerra dell’informazione
Dal lato russo, il Ministero della Difesa ha diffuso una versione radicalmente diversa degli eventi. Sabato primo novembre, Mosca ha dichiarato di aver neutralizzato il commando delle forze speciali ucraine, affermando che tutti gli undici soldati sbarcati da un elicottero Black Hawk sarebbero stati uccisi.
Un video messo in rete dai russi, mostra elicotteri UH-60A Black Hawk americani che volano a bassa quota, non più di 10-12 metri, per evitare di essere individuati dai russi e non diventare una facile bersaglio.
Il ministero russo ha inoltre pubblicato video che mostrano due presunti prigionieri di guerra ucraini, i quali parlano di feroci combattimenti e di accerchiamento da parte delle forze russe. L’autenticità di questi filmati non è stata verificata in modo indipendente, e Kiev non ha fornito commenti ufficiali immediati sulle affermazioni russe.


Il Ministero della Difesa russo ha sostenuto inoltre che le truppe ucraine circondate a Pokrovsk avrebbero iniziato ad arrendersi, e che le forze russe starebbero “ripulendo” le aree urbane della città. Secondo la narrativa di Mosca, l’offensiva russa prosegue con successo, con le unità che avanzerebbero nella zona della stazione ferroviaria nel centro della città.
Il presidente russo Vladimir Putin aveva già affermato la settimana precedente che le forze russe avevano circondato i difensori ucraini a Pokrovsk. Tuttavia, Syrskyi ha categoricamente smentito queste affermazioni, dichiarando che “non esiste alcun accerchiamento o blocco” delle città di Pokrovsk e Myrnohrad, e che le forze ucraine stanno facendo tutto il possibile per mantenere la logistica operativa.
La crisi logistica e la minaccia alla strada Pokrovsk-Myrnohrad
Uno degli aspetti più preoccupanti della situazione attuale riguarda le linee di rifornimento. Il progetto di analisi open-source DeepState ha segnalato che l’arteria stradale principale che collega Pokrovsk a Myrnohrad è stata interrotta dalle forze russe. Questa via, che attraversa la zona urbana e rappresenta un collegamento logistico cruciale, è ora sotto il completo controllo del fuoco russo da parte di operatori di droni.
Secondo l’Institute for the Study of War, filmati geolocalizzati pubblicati il 31 ottobre e il primo novembre mostrano le truppe russe avanzare lungo via Berezina nel centro di Pokrovsk e lungo l’autostrada M30 nella parte sud-orientale della città. Un ufficiale ucraino ha confermato che le forze russe hanno “un controllo del fuoco quasi totale” sulla strada stretta che rifornisce Myrnohrad, rendendo estremamente pericoloso qualsiasi movimento logistico.
La configurazione operativa del fronte nell’area di Pokrovsk e Myrnohrad è diventata sempre più porosa, con effetti sovrapposti derivanti dal combattimento urbano, dalle condizioni meteorologiche e dalla guerra dei droni che continuano a offuscare la situazione tattica. DeepState ha segnalato che circa il sessanta percento di Pokrovsk si è trasformato in un labirinto di prima linea, con la zona sud della città indicata come “zona rossa” controllata dai russi, mentre le aree settentrionali si trovano in stato di “zona grigia” contesa.
Dinamica dei combattimenti urbani
I combattimenti a Pokrovsk hanno assunto le caratteristiche tipiche della guerra urbana, con gruppi di fanteria russa che operano in piccole unità da cinque a dieci persone, infiltrandosi attraverso orti densi, cinture boschive e zone residenziali. Kyrylo Sazonov, un ufficiale della 41ª Brigata Meccanizzata ucraina, ha descritto la situazione come “un vero inferno”, affermando che “il nemico si è infiltrato nella città, e non si tratta solo di due o tre gruppi”.
Le forze russe stanno evitando di assaltare direttamente le posizioni fortificate ucraine, preferendo invece aggirare attraverso terreni coperti e accumulare forze più vicine al centro urbano. Un operatore di droni ucraino ha riferito di aver filmato soldati russi che avanzano letteralmente sui cadaveri dei loro compagni caduti, con un corpo ogni cinque-dieci metri lungo il percorso di avanzata.
L’esercito ucraino ha risposto schierando unità specializzate nel combattimento urbano per eliminare gradualmente i gruppi di infiltrazione russi. Il 7° Corpo d’Assalto Aereo ucraino ha riferito di essere riuscito a migliorare la posizione tattica in diversi distretti della città, affermando di aver ucciso 85 soldati russi a Pokrovsk nell’ultima settimana. Tuttavia, la pressione rimane elevatissima e la situazione estremamente fluida.
Implicazioni strategiche e tattiche
Per la Russia, la conquista o anche solo la neutralizzazione di Pokrovsk rappresenterebbe un successo operativo significativo. La città, soprannominata “la porta d’accesso a Donetsk”, si trova su un’importante arteria di rifornimento per l’esercito ucraino e costituisce l’ultima città ucraina di una certa dimensione lungo l’autostrada che porta alla porzione dell’oblast’ ancora controllata da Kiev. La sua caduta sarebbe la conquista più rilevante da quella di Avdiivka all’inizio del 2024, e aprirebbe la strada a ulteriori avanzate russe nell’est del Donbass.
Per l’Ucraina, mantenere anche solo il controllo parziale di Pokrovsk è cruciale per evitare un cedimento che avrebbe conseguenze operative e morali devastanti. La città rappresenta un nodo logistico chiave che supporta l’intera struttura difensiva ucraina nell’area. La sua perdita comprometterebbe non solo la linea del fronte immediata, ma anche la capacità di difendere Pavlohrad e altre città verso ovest, con la strada che si snoda “dritta come una corda” con fortificazioni inadeguate secondo alcune fonti militari ucraine.
Il combattimento urbano implica che gran parte degli scontri si svolgano tra edifici, vie strette e infrastrutture civili, rendendo la progressione estremamente lenta e costosa in termini umani e materiali per entrambe le parti. Questo tipo di guerra favorisce le tattiche difensive, ma richiede un costante rifornimento di munizioni, equipaggiamenti e soprattutto di personale fresco, elemento che rappresenta una sfida crescente per le forze ucraine.
Il presidente Zelensky ha dichiarato che le truppe ucraine sul fronte di Pokrovsk sono attualmente in inferiorità numerica con un rapporto di otto a uno rispetto alle forze russe. Questo sbilanciamento riflette una crisi più ampia di risorse umane che l’Ucraina sta affrontando dopo più di tre anni di guerra ad alta intensità. Il Atlantic Council ha evidenziato come la sfida della mobilitazione ucraina sia nota da tempo e stia diventando sempre più acuta, con le forze russe che sfruttano i vuoti nelle difese ucraine lungo i più di mille chilometri di linea del fronte.
La Russia, nonostante abbia subito perdite catastrofiche che superano quelle di ogni altra guerra del Cremlino dal 1945, ha introdotto un sistema di incentivi finanziari massicci per attrarre volontari, evitando così una nuova mobilitazione parziale che si era rivelata estremamente impopolare nel settembre 2022. Questo vantaggio numerico russo sta diventando sempre più evidente sul campo di battaglia.
Scenari futuri e punti critici da monitorare
Nei prossimi giorni e settimane, diversi fattori determineranno l’esito della battaglia per Pokrovsk. Se la strada Pokrovsk-Myrnohrad dovesse rimanere tagliata in modo permanente, potrebbe verificarsi un isolamento progressivo della città, con gravi complicazioni nella logistica di rifornimento e nell’evacuazione delle unità. Questo scenario potrebbe portare a una situazione simile a quella di Avdiivka o Vuhledar, dove le forze ucraine hanno resistito fino all’ultimo ma hanno poi dovuto ritirarsi con perdite significative.
Se le forze russe riuscissero a consolidare il controllo della “zona rossa” a sud della città e a penetrare ulteriormente verso il centro, la tenuta difensiva ucraina potrebbe essere messa in crisi in tempi brevi. L’espansione del saliente russo verso Dobropillia e l’avanzata verso villaggi nell’oblast’ di Dnipropetrovsk rappresentano ulteriori minacce di accerchiamento che potrebbero intrappolare non solo Pokrovsk, ma anche diverse brigate ucraine schierate a sud della città.
D’altra parte, se le forze ucraine riuscissero a utilizzare efficacemente le unità del GUR e i reparti speciali per creare contrattacchi efficaci o aprire corridoi logistici, potrebbero guadagnare un margine temporale per stabilizzare la situazione e rafforzare le difese. Il supporto annunciato da Syrskyi di unità, armi e equipaggiamenti aggiuntivi, inclusi sistemi senza pilota e UAV, potrebbe contribuire a rallentare l’avanzata russa.
La battaglia per il controllo del cielo e dello spazio aereo a bassa quota, dominato dai droni, rimane un fattore determinante. Fonti militari ucraine hanno sottolineato che il vero problema non è solo la pressione sul terreno, ma il “accerchiamento tramite droni” che rende estremamente pericoloso qualsiasi movimento logistico. La capacità di neutralizzare gli operatori di droni russi e di mantenere corridoi sicuri per i rifornimenti sarà cruciale per la sopravvivenza della guarnigione di Pokrovsk.
Pokrovsk rappresenta in questo momento uno dei fronti più sanguinosi e simbolicamente rilevanti dell’intera guerra in Ucraina. La battaglia per il suo controllo è una lotta per il futuro del Donbass che, a quasi quattro anni dall’invasione russa su larga scala, sembra ancora lontana da una conclusione. Mentre la Russia tenta l’affondo definitivo sfruttando la sua superiorità numerica, l’Ucraina risponde con tattiche asimmetriche, operazioni speciali e una determinazione a resistere che ha già sorpreso più volte gli osservatori internazionali.
Le prossime settimane saranno decisive per determinare se Pokrovsk resisterà come altre città ucraine hanno fatto prima di lei, o se cadrà sotto il peso schiacciante dell’offensiva russa. In ogni caso, la battaglia per questa città dimostrerà ancora una volta che nella guerra moderna urbana, il controllo del territorio si misura non solo in chilometri quadrati conquistati, ma nella capacità di mantenere linee di rifornimento, gestire la logistica sotto il fuoco nemico e preservare la coesione delle proprie forze in condizioni estreme.
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La città di Pokrovsk, nell’oblast’ di Donetsk, è diventata il teatro di uno degli scontri più intensi e cruciali dell’intera guerra in Ucraina. Dopo oltre un anno di assedio progressivo, la situazione nella roccaforte ucraina ha raggiunto un punto critico…
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