Profumo: al settore Aerospazio e Difesa serve un ampio supporto governativo ed europeo
Davanti all’impatto del Covid “abbiamo bisogno di un sostegno forte e immediato da parte delle istituzioni nazionali ed europee” perché “in gioco ci sono la sovranità tecnologica e la competitività dell’Europa a lungo termine”.
E’ il monito lanciato da Alessandro Profumo, presidente dell’Associazione europea delle industrie dell’aerospazio e della difesa (ASD) e ceo di Leonardo, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione del settore.
Nonostante una lieve ripresa nell’estate 2020, “il traffico aereo in Europa rimane destinato a diminuire di almeno il 60% rispetto allo scorso anno” con “effetti a catena sull’intera filiera dell’aviazione civile” strettamente intrecciata agli altri settori Asd, ha spiegato Profumo.
Ottenere “un sostegno forte e immediato” da parte delle istituzioni “sarà anche la base” per permettere al settore di “dare un contributo significativo alla ripresa europea” con interventi “focalizzati principalmente sulla trasformazione digitale, l’attuazione del Green Deal e il futuro del commercio globale”, ha aggiunto, evidenziando che l’attuale situazione sta “facilitando la fusione e l’acquisizione” tra le Pmi, cosa sempre più auspicabile “per rendere la filiera più indipendente e stabile”.
“L’aeronautica, la difesa, lo spazio e la sicurezza possono svolgere un ruolo chiave per la ripresa dell’Europa” e per centrare gli obiettivi Ue “post Covid-19” come la rivoluzione verde e digitale, ha proseguito Profumo, sottolineando che “un settore dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza europeo forte e sostenibile è al centro di un’Europa forte, unita, tecnologicamente indipendente e resiliente”.
L’intera filiera può dare il suo contributo a “tutte le priorità individuate” da Bruxelles, dalla connettività alle infrastrutture, passando per la sostenibilità, attuando anche molti progetti che in aviazione erano già previsti prima del nuovo corso Ue. Il ceo ha inoltre citato la partecipazione ai programmi europei per la difesa Edf, Edidp e Padr come “uno degli strumenti” per contribuire alla ripresa anche nella relativa industria.
Rispondendo alle domande dei giornalisti Profumo ha fornito ulteriori dettagli.
Alla domanda di ANSA su cosa ci aspettiamo dal Recovery fund in termini di nuove risorse per il settore ha replicato sottolineando che “come settore, dal Next Generation EU, ci aspettiamo una accelerazione significativa per i processi di trasformazione digitale e sul green deal. Come settore siamo molto coinvolti in entrambi. Per il Clean aviation siamo già attivi in molti progetti da Clean sky a SESAR oltre a numerosi progetti per i sustainable fuel per aerei e elicotteri, le attività per l’hybrid-electric, così come per le infrastrutture. Tutti questi saranno rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal”
“Abbiamo investito moltissimo in innovazione negli ultimi anni (compresa la digitalizzazione) sia come grandi aziende che come SMEs” ha detto rispondendo al corrispondente del Financial Times. “Oggi c’è una disruption del mercato che può mettere a repentaglio la nostra capacità di rimanere ai vertici nel settore. E sappiamo che in questo settore se perdi una capacit, un know-how è molto difficile o impossibile ricostruirlo.
Non ci dimentichiamo che il settore non rappresenta solo le grandi OEM ma anche le SME, aeroporti, operatori aerei. Milioni di persone che lavorano in questo settore che rischiano conseguenze serie da una crisi del sistema di global connection, che è anche un elemento chiave della democrazia.
Il fatto che l’Europa stia considerando per la prima volta un debito comune per finanziare i suoi Paesi è un incredibile passo avanti e richiede political consensus” ha aggiunto Profumo. Personalmente sono impressionato dalla velocità di questa decisione e sono sicuro che sarà la base per una più forte european community.
(con fonte e foto Ansa)