Profumo: Oto Melara, nessun contatto da Rheinmetall
ANSA – “Con KNDS abbiamo sempre avuto un rapporto molto solido e costruttivo. Dal mio punto di vista saremmo il partner ideale per loro”. L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, in un passaggio di una ampia intervista al quotidiano tedesco Faz, torna così a parlare delle prospettive per la cessione della divisione ‘sistemi di difesa’, con la ex Oto Melara.
Quanto al possibile interesse della tedesca Rheinmetall come partner di Fincantieri, invece, non ci sarebbe stato ancora alcun contatto con Leonardo ma solo indiscrezioni di stampa.
“Non si fa una cosa del genere attraverso i giornali. Finora non abbiamo sentito nulla”, dice Profumo. L’operazione, come già indicato dall’a.d. di Leonardo, andrà inquadrata nell’ambito delle opportunità legate alle strategie europee per la difesa ed a come oggi potranno evolvere con la guerra in Ucraina.
“Servono più programmi di cooperazione per costruire un sistema di difesa veramente europeo. Dobbiamo ridurre le duplicazioni. E’ inaccettabile costruire 17 veicoli blindati diversi in Europa”.
Il quadro delineato da Alessandro Profumo alla Faz è più ampio, parte dall’opportunità dei 100 miliardi ‘extra’ stanziati in Germania per la Difesa.
Opportunità “molto interessante anche per noi”, dice, mettendo a fuoco le prospettive legate alla partecipazione ai principali programmi europei per la Difesa ed in particolare le opportunità per Leonardo in Germania: dal programma Eurofighter ai servizi satellitari di Telespazio, all’elettronica per la difesa con il recente ingresso con il 25% nella tedesca Hensoldt.
“Le nostre capacità si completano molto bene, ad esempio nell’importante difesa aerea”. Attraverso Hensoldt, Leonardo è anche indirettamente coinvolta nel sistema di aerei da combattimento tedesco-francese-spagnolo FCAS mentre gli italiani hanno un ruolo di primo piano nel progetto rivale britannico Tempest, ricorda il quotidiano tedesco.
“Da un punto di vista industriale, sarebbe logico unire Tempest e FCAS. Ma questa è una decisione politica”, afferma Profumo. “In ogni caso, è importante che i due sistemi siano interoperabili, cioè possano comunicare e lavorare tra loro. Leonardo e Hensoldt possono contribuire a questo”.
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