Il Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS) può contare sull’apporto di quattro nuovi soci, più un quinto in arrivo, e compie un ulteriore passo in avanti verso un futuro più solido in un comparto considerato strategico nell’ambito della Smart Specialisation Strategy inserita nella programmazione regionale 2014-2020.
Nello scenario nazionale il distretto sardo ambisce a chiudere la filiera del cluster tecnologico aerospaziale fornendo le infrastrutture per le sperimentazioni (per esempio il test range dei droni), assenti negli altri cinque distretti aerospaziali italiani (Lombardia, Puglia, Lazio, Piemonte, Campania). Le principali linee progettuali fanno capo alla protezione civile e ambientale tramite informazioni satellitari, piattaforma di test per aerei a pilotaggio remoto, esplorazione dello spazio, materiali e tecnologie per l’astronomia e l’aerospazio, sorveglianza, tracciamento e predizione delle rotte di oggetti orbitanti intorno alla Terra.
Il capitale sociale di DASS passa da 50.000 a 76.122 euro dopo l’ingresso di AVIO Spa, società leader nel campo della propulsione spaziale a solido, a liquido e criogenica, di Nemea Sistemi Srl, azienda impegnata nel settore dell’osservazione terrestre tramite l’utilizzo di tecnologia proprietaria Intergraph (GeoMedia & ERDAS), di Nurjana Technologies, società di ingegneria dei sistemi specializzata nella concezione, sviluppo e integrazione di sistemi complessi ad alto contenuto tecnologico, e di Karalit Srl, società spin off del CRS4 (centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna), che opera nel settore del software per la simulazione e modellizzazione ingegneristica.
Fonte: Il Volo