Sahel: Stoccolma rafforza la TF Takuba ma Parigi si prepara a un lento disimpegno
Si rafforza la Task Force Takuba, composta da forze speciali francesi ed europee in fase di costituzione nel Sahel nell’ambito dell’operazione anti-jihadisti Barkhane, a guida francese.
La Svezia ha annunciato venerdì l’inizio del dispiegamento di 150 soldati in Mali, per unirsi alla forza europea Takuba incaricata di condurre azioni di contrasto ai terroristi e di accompagnare l’esercito maliano in combattimento.
Il dispiegamento del contingente svedese sarà completato entro la fine di febbraio ma già ora “la maggior parte delle nostre forze è in Mali”, ha confermato venerdì sera un portavoce dell’esercito svedese all’Agenzia France Presse.
Stoccolma aveva annunciato nel marzo 2020 la sua intenzione di partecipare a Takuba, rispondendo all’appello della Francia. Il parlamento svedese aveva dato il via libera a giugno all’invio di 150 uomini con un possibile rinforzo di 100 per una missione estesa fino 31 dicembre 2021 ma prolungabile.
L’unità militare svedese comprende anche tre elicotteri UH-60 Blackhawk avrà sede a Ménaka, nel Liptako maliano, una regione vicina al confine con Niger e Burkina Faso dove sono concentrati diversi gruppi jihadisti legati allo Stato Islamico nel Grande Sahara (EIGS) e al-Qaeda.
L’arrivo dei Black Hawk è particolarmente atteso dall’esercito francese, che oltre a una quarantina di propri elicotteri dal giugno 2018 può contare su tre CH-47 Chinook della Royal Air Force britannica basati in Mali.
“Il compito principale delle forze speciali svedesi è quello di agire come una forza di reazione rapida quando succede qualcosa. Altrimenti, il nostro obiettivo è assistere, consigliare e accompagnare le forze di sicurezza maliane”, ha spiegato il generale Anders Löfberg, capo delle Forze Speciali svedesi.
I militari svedesi, che avevano già schierato in Mali 215 militari nella forza ONU MINUSMA, si uniscono ai reparti di forze speciali francesi, ceche ed estoni già assegnati alle Task Force Takuba e schierati sul terreno con un Task Group franco-estone a Gao e un altro franco-ceco a Ménaka.
Entro marzo dovrebbero aggiungersi alla TF Takuba un piccolo reparto di forze speciali greche e 200 militari delle forze speciali italiane con 8 elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito (4 AW-129D Mangusta e 4 NH-90)
Il Paese nordico era già presente in Mali con un contingente di 215 militari assegnato alla forza dell’ONU Minusma che schiera in Mali 13.000 caschi blu.
Oggi al Senato francese si è tenuto un dibattito sull’operazione Barkhane che mobilita 5.100 militari francesi in vista del vertice G5 Sahel, in programma il 15 e 16 febbraio nella capitale ciadiana N’Djamena, in cui presumibilmente il presidente francese Emmanuel Macron presenterà con ogni una revisione dell’operazione Barkhane e una riduzione dell’impegno militare francese nella regione che prese il via nel 2013.
I costi in termini di vite umane (55 i caduti, centinaia i feriti tra i soldati francesi) e finanziari (oltre un miliardo di euro annui), uniti alle scarse prospettive di imprimere una svolta decisiva alla campagna militare contribuiscono9 a rafforzare le pressioni per un ridimensionamento dell’impegno militare di Parigi.
Foto: Ministero della Difesa Svedese e Ministero Difesa Estone/Twitter