Space Meetings Veneto: agritech e tecnologie aerospaziali al centro dell’ultima giornata dell’evento
VENEZIA. Prospettive industriali delle applicazioni satellitari per il monitoraggio climatico e ambientale, agricoltura di precisione e sostenibilità: queste le tematiche chiave della terza e ultima giornata dello Space Meetings Veneto, l’evento internazionale che ha riunito a Venezia, dal 20 al 22 maggio 2024, i principali operatori globali dell’economia dello spazio e dei settori tecnologici emergenti per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, di tecnologie innovative, di supply chain e di investimenti.
Nella giornata conclusiva al VTP – Venezia Terminal Passeggeri, l’evento organizzato dalla Regione del Veneto e dalla Rete Innovativa Regionale AIR – Aerospace Innovation and Research ha contato oltre 20 appuntamenti tra panel, discussioni, presentazioni di progetti e workshop, con oltre 40 tra ospiti e relatori.
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L’Agricoltura 4.0, protagonista dei focus della mattinata, ha al centro la raccolta automatica, l’integrazione e l’analisi dei dati: delle attività che oggi più che mai stanno diventando la risorsa più importante per supportare i processi decisionali delle imprese agricole e migliorarne la competitività. Il loro scopo consiste infatti nell’aumentare la profittabilità e, al contempo, la sostenibilità ambientale ed economica delle aziende.
Il mercato dell’Agricoltura 4.0 in Italia è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni: se nel 2017 valeva appena 100 mln di euro, a fine 2023 ha raggiunto i 2,5 mld di euro. Un valore nel quale pesano ancora molto le tecnologie hardware (macchinari e attrezzature), ma in una percentuale che si sta progressivamente riducendo a favore delle strutture software per l’analisi dei dati, che permettono una costante riduzione dei costi del 25-50%, prezzi più competitivi, crescente capacità di analisi grazie a AI, maggiore fiducia degli utilizzatori e lo sviluppo di nuovi business model e mercati.
In questo contesto, le tecnologie satellitari diventano essenziali in diversi ambiti propri dell’agricoltura 4.0 ma anche in quella tradizionale, come la food security, il monitoraggio delle coltivazioni, la competitività dei macchinari, l’utilizzo delle risorse (idriche e non solo), e il grande tema della sostenibilità e del climate change. Tra le applicazioni concrete presentate, quelle dell’azienda F.lli Cestaro di Rovigo, che ha investito nell’agricoltura di precisione utilizzando dal 2018 “sensori” in grado di monitorare settimanalmente il suolo per programmare irrigazioni e densità della semina per ottimizzare la resa degli appezzamenti. Ma non solo. Un’altra case emblematica è stata quella dell’azienda agricola padovana Emanuele Bortoli, che grazie all’introduzione progressiva di sistemi satellitari a partire dal 2008 e all’attuale utilizzo di una piattaforma di raccolta ed elaborazione dei dati raccolti, elabora precise mappe di prescrizione, con conseguente riduzione dei consumi e aumento delle produzioni. Infine, il racconto appassionato di Giorgio Pantano dell’impresa omonima di Candiana (PD) che, guidato dalla passione per la robotica, sperimenta innovativi prototipi per la coltivazione dei vigneti.
Ai panel tematici erano presenti anche Federico Caner, Assessore per la Regione al Turismo e all’Agricoltura, Carlo Salvan, Presidente di Coldiretti Veneto, Massimo Chiarelli, Direttore Confagricoltura Veneto e Gianmichele Passerini, Presidente CIA Veneto.
«Si tratta di un mercato destinato a crescere rapidamente e che nel 2023 ha raggiunto, in Italia, un fatturato di 2,5 miliardi di euro, contro i 100 milioni di euro del 2017» commenta Federico Caner, Assessore regionale al Turismo e all’Agricoltura. «Come Regione siamo impegnati da anni sul tema, in particolare con stanziamenti a supporto della formazione, come abbiamo fatto con il progetto Copernicus e il progetto pilota Ismea, e sul primo insediamento dei giovani, con la messa a disposizione di 40 milioni di euro. Abbiamo investito, inoltre, 25 milioni euro della passata programmazione Psr su ricerca e sperimentazione per agricoltura di precisione, gestione autonoma dei vigneti, servizio satellitare mentre con la nuova programmazione destineremo altri 6,5 milioni di euro all’intelligenza artificiale e alle tecnologie digitali. Un investimento necessario per uno scenario futuro sempre più vicino a noi».
«Le soluzioni innovative presentate oggi devono essere in primis economicamente sostenibili e capaci di generare reddittività e competitività per essere accolte. Poi, sicuramente c’è anche un tema di cambio di mentalità e di passaggio generazionale che incide sulla loro adozione a livello ampio» spiega Carlo Salvan, Presidente di Coldiretti Veneto. «I benefici sono indubbi: la tecnologia infatti, come ad esempio quella
legata alla blockchain, può aiutare a distinguere, valorizzare e difendere le specificità delle produzioni venete, così come la raccolta di big data per sviluppare modelli predittivi può aiutare le aziende a prevenire situazioni climatiche estreme come quelle attuali. Tutti noi, istituzioni, associazioni, imprese, dobbiamo metterci in discussione per migliorare ciò che facciamo e proporre modelli innovativi sostenibili».
«Oggi siamo nel pieno di un processo di transizione, che ci mette inevitabilmente a confronto con nuove necessità, dalla scarsità di risorse alle nuove esigenze dei consumatori. Tuttavia, nell’affrontare questa fase di cambiamento, la dimensione veneta sta incontrando maggiori difficoltà, in quanto tradizionalmente individualista e, di conseguenza, poco incline all’aggregazione» sostiene Gianmichele Passerini, Presidente CIA Veneto. «Per vincere questa sfida, serve innanzitutto focalizzarci sulla realtà del nostro territorio, ovvero analizzare in primo luogo chi siamo, cosa esprimiamo in termini produttivi ed economici e, infine, cosa possiamo fare in base alla nostra specificità. La nostra Regione è infatti caratterizzata da una grande varietà di aree, da quelle rurali a quelle montane, a cui dobbiamo riuscire a trasferire tecnologie e competenze, senza esclusioni».
«La tecnologia è una via obbligatoria per il futuro e per affrontare le sue sfide, come colmare il gap della manodopera – oggi sempre più difficile da reperire – e aiutare le imprese ad aumentare le rese e migliorare la produttività, ad esempio attraverso l’uso corretto delle sementi e la riduzione dei fitofarmaci» afferma Massimo Chiarelli, Direttore Confagricoltura Veneto. «Non tutte le aziende possono permettersi questo tipo di investimenti, di conseguenza è necessario sviluppare forme di aggregazione per rendere tali tecnologie accessibili a tutti. Occorre fare sistema e trovare modalità di collaborazione per perseguire al meglio gli obiettivi comuni. A questo fine, i Consorzi di bonifica e i Consorzi di Difesa potrebbero avere un ruolo di riferimento sul tema del miglior utilizzo delle risorse per l’irrigazione, così da far fronte al problema della siccità».
Space Meetings Veneto è reso possibile grazie all’impegno della Regione del Veneto e della Rete Innovativa Regionale AIR – Aerospace Innovation and Research, che hanno mappato e messo in connessione tutte le eccellenze del territorio per costruire un vero e proprio “ecosistema” che vede collaborare enti pubblici, università, centri di ricerca e aziende, e che ha reso il Veneto una delle principali regioni in Italia nella filiera dell’Aerospazio, che muove circa 2 miliardi di euro di fatturato e occupa più di 5.000 addetti in 65 aziende. L’evento è co-organizzato da abe – advanced business events – società internazionale specializzata in Business Convention per i settori dell’aerospazio e difesa.
SPONSOR E PARTNER
Space Meetings Veneto è realizzato:
In partnership con Regione del Veneto. Con la collaborazione di Veneto Innovazione, Agenda Digitale Veneto e ICE – Agenzia per la
valorizzazione del Made in Italy.
Con il sostegno di Rete Innovativa Veneta AIR – Aerospace Innovation and Research, CISAS – Centro di Ateneo di Studi e Attività Spaziali “Giuseppe Colombo” di Padova, Università di Padova, Confagricoltura Veneto, ASI – Agenzia Spaziale Italiana, CTNA – Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio, AIAD – Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, AIPAS – Associazione delle Imprese per le Attività Spaziali, ESA – European Space Agency, Aeronautica Militare, MUVE – Fondazione Musei Civici Venezia.
I partner industriali sono Leonardo, Thales Alenia Space, Telespazio e Avio. Main Sponsor sono Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center. Gold Sponsor sono ZIHET – Zoppas Industries Heating Element Technologies, Confindustria Veneto Est, SAVE, Officina Stellare ed EIE Group. Silver Sponsor è Umana.
L’evento è co-organizzato da: Co.Si.Mo e abe – advanced business events.
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VENEZIA. Prospettive industriali delle applicazioni satellitari per il monitoraggio climatico e ambientale, agricoltura di precisione e sostenibilità: queste le tematiche chiave della terza e ultima giornata dello Space Meetings Veneto, l’evento internazionale che ha riunito a Venezia, dal 20 al 22 maggio 2024, i principali operatori globali dell’economia dello spazio e dei settori tecnologici emergenti per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, di tecnologie innovative, di supply chain e di investimenti. Nella giornata conclusiva al VTP – Venezia Terminal Passeggeri, l’evento organizzato dalla Regione del Veneto e dalla Rete Innovativa Regionale AIR – Aerospace Innovation and Research
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