Mercoledì 08 maggio si è tenuto, presso l’Auditorium di Palazzo Aeronautica a Roma, il convegno sul tema della sicurezza degli assetti spaziali e le possibili risposte alle minacce, organizzato dal Centro Studi Militari Aerospaziali “Giulio Douhet” (CESMA) dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, con il patrocinio dell’Aeronautica Militare.
I lavori del convegno sono stati avviati dal Gen. S.A. (r) Giovanni Fantuzzi, Direttore del CESMA, che ha voluto sottolineare la fondamentale capacità della Forza Armata di aver intuito sin da subito l’importanza della sicurezza nell’ambito aerospaziale. Lo spazio è un dominio complesso, conteso e competitivo che torna a rivestire un ruolo di primaria importanza con l’ingresso di nuovi e numerosi attori, sia civili che militari. Tale rilevanza amplifica le ripercussioni sulla sicurezza nazionale e internazionale che eventuali minacce verso gli assetti spaziali comporterebbe e per questo motivo è importante prevenire i rischi andando ad agire sulla loro sicurezza e incolumità fisica provenienti da minacce intenzionali e non.
Tra i relatori intervenuti erano presenti o collegati da remoto numerose personalità del mondo istituzionale, industriale e militare, tra cui il Generale di Brigata Aerea Davide Cipelletti, Capo Ufficio Generale Spazio dello Stato Maggiore della Difesa, e il Generale di Squadra Aerea Claudio Gabellini, Comandante del Comando delle Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico.
Il Generale Gabellini ha voluto sottolineare come “L’Aeronautica Militare è chiamata a svolgere il proprio compito istituzionale di proteggere lo spazio aereo nazionale in un ambiente sempre più complesso e dai confini verticali sempre meno definiti. Per questo motivo è fondamentale avere la consapevolezza di cosa accade nello spazio. A tale scopo è stato costituito a Poggio Renatico il Centro di Space Situational Awareness, realtà già pienamente operativa e cooperante con attori nazionali e internazionali, che ha il compito di rilevare e caratterizzare gli oggetti spaziali, per identificare rischi e minacce da/verso e nello spazio a supporto delle attività spaziali e contribuire alla security e safety nazionale e internazionale. La SSA, che si basa sui 3 pilastri dello space surveillance & tracking, space weather e space orbital Intel, concorre alla condotta delle operazioni aerospaziali e potenzia l’awareness nella ballistic missile defence. Il sistema si basa su un software interamente italiano sviluppato dall’Aeronautica Militare di concerto con l’industria nazionale”.
Dopo l’intervento del Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Italiana, Dott. Luca Salomone, si è svolto il dibattito della tavola rotonda che ha visto protagonisti rappresentanti del mondo industriale italiano quali l’Ing. Massimo Comparini, CEO di Thales Alenia Space, l’Ing. Giuseppe Lenzo, SVP Marketing/Sales Telespazio, l’Ing. Domitilla Benigni, CEO di ELT Group, e l’Ing. Francesco Rizzi, SVP Optronics & Space Equipment di Leonardo.
A seguire, l’intervento del Col. Valter Villadei, astronauta, che durante i suoi 18 giorni di missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, tra le numerose sperimentazioni effettuate dall’Aeronautica Militare, ha anche testato per la prima volta dallo spazio il sistema software ISOC (Italian Space Operations Centre), cuore della capacità Space Situational Awareness (SSA) di Forza Armata. Sviluppato dall’Aeronautica Militare, il sistema ISOC fornisce un catalogo aggiornato degli oggetti spaziali e algoritmi innovativi di eventi legati allo spazio, come le collisioni.
In chiusura di convegno, il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande, nel sottolineare la caratura dell’evento, ha evidenziato quanto questo genere di iniziative siano importanti per stimolare il dibattito in merito al dominio aerospaziale di cui l’Aeronautica Militare è attore principale. “Lo spazio è un ambiente conteso e competitivo sempre più affollato dove tanti attori, anche emergenti, stanno mostrando interesse a entrare e giocare un ruolo da protagonisti. L’Aeronautica Militare, in tal senso, ha il dovere di partecipare a tutte quelle iniziative che possano permettere un uso pacifico e legale di accesso allo spazio, puntando nello stesso tempo a implementare adeguate capacità operative nazionali e di Forza Armata. Per fare questo c’è bisogno innanzitutto di sviluppare una dottrina in ambito spaziale nonché di potenziare la formazione del personale che lavora in tale contesto, anche e soprattutto di operatori che si dedichino alla gestione delle informazioni e dei dati che provengono dallo spazio, che sappiano interpretarli e disseminarli. È necessario inoltre incrementare la capacità di situational awareness già operativa presso il COA di Poggio Renatico e creare una vera e credibile capacità deterrente che si può costruire e mantenere solo addestrandosi partecipando alle maggiori esercitazioni di settore a livello internazionale, cosa che la Forza Armata sta già facendo.”