Taiwan e cooperazione navale al centro del vertice Quad
(AsiaNews) – “Pace e sicurezza” nello Stretto di Taiwan; cooperazione navale nel Mar Cinese meridionale e in quello orientale. Sono i punti principali del secondo summit Quad (Quadrilateral Security Dialogue) negli ultimi mesi: senza essere nominata in modo esplicito, la Cina è il chiaro bersaglio di Stati Uniti, Giappone, India e Australia, Paesi membri di questo forum di discussione che Pechino vede come una possibile “Nato asiatica”.
Nel loro incontro virtuale i leader dei quattro Paesi hanno parlato anche di cybersicurezza, soccorso in caso di calamità, lotta alla pandemia, crisi in Myanmar e Corea del Nord. I capi di Stato e governo del Quad hanno in programma di tenere il loro primo faccia a faccia entro la fine dell’anno.
Il rafforzamento del Quad è un caposaldo della strategia di Joe Biden per contenere la crescita della potenza cinese nell’Indo-Pacifico. In misura diversa, tutti i partner dell’iniziativa hanno contrasti con Pechino: Washington è impegnata in un confronto geopolitico a tutto campo con il gigante asiatico; Tokyo ha dispute territoriali nel Mar Cinese orientale; Canberra ha in corso una guerra commerciale; e Delhi ha continue schermaglie con i cinesi lungo la frontiera himalayana.
Taiwan è il dossier più spinoso. Il via libera dal dipartimento di Stato Usa alla vendita di 40 cannoni semoventi a Taipei (valore 750 milioni di dollari), arrivato il 4 agosto, ha aggravato i contrasti tra Washington e Pechino.
Il governo cinese ha dichiarato che la decisione dell’amministrazione Biden è un’interferenza nei propri affari “interni” e che adotterà “contromisure” adeguate. Ieri sette velivoli militari cinesi hanno volato nei pressi dello spazio aereo taiwanese. Nelle stesse ore il nuovo ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Qin Gang, ha detto alla vice segretario di Stato Usa Wendy Sherman che Taiwan è la questione “più importante e delicata” nelle relazioni tra i rispettivi Paesi.
Sul fronte della sicurezza marittima, le nazioni Quad svolgeranno a fine mese esercitazioni navali congiunte al largo di Guam, nel Pacifico occidentale. Le simulazioni sono parte del programma annuale Malabar. Anche le navi da guerra francesi e britanniche schierate ora in Asia orientale parteciperanno a esercitazioni bilaterali e multilaterali con le controparti Usa, nipponiche, australiane e indiane.