Terrorismo: se la minaccia evolve e si adegua al mondo che la circonda, dovremmo farlo anche noi
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Il 12 novembre scorso, in un doppio attentato suicida che ha provocato la morte di 43 persone nella periferia meridionale di Beirut, roccaforte di Hezbollah, il Libano si è ritrovato vulnerabile al terrorismo. L’attentato più grave compiuto nella capitale libanese dalla fine della guerra civile nel 1990. Nel comunicato con cui lo Stato islamico ha rivendicato l’attentato, il gruppo si è complimentato con “i soldati del califfato” per aver colpito i “bastioni degli eretici”, un riferimento agli sciiti che i jihadisti considerano come infedeli.
Fonte: Difesa Online