Trump ha autorizzato la vendita di F-35 e Reaper agli Emirati Arabi Uniti
Poche ore prima di lasciare la Casa Bianca, il 20 gennaio, Donald Trump ha autorizzato la vendita agli Emirati Arabi Uniti di una fornitura militare il cui valore è stimato in oltre 23 miliardi di dollari che include 50 cacciabombardieri di 5a generazione Lockheed Marti F-35A (10,4 miliardi) e 18 droni armati General Atomics MQ9 Reaper (3 miliardi) con un ampio pacchetto di supporto logistico, addestramento e armamento (10 miliardi).
Lo ha riferito la Reuters citando fonti ben informate secondo le quali i documenti sono stati firmati poco prima del giuramento da presidente di Joe Biden che aveva ipotizzato di rivedere tale intesa con Abu Dhabi alla luce della necessità di garantire a Israele la superiorità militare nei confronti dei paesi della regione mediorientale.
In realtà l’ostacolo diplomatico risulterebbe superato dalla disponibilità israeliana ad accettare la fornitura di armi così avanzate agli Emirati dopo che lo stesso Trump era stato l’artefice della riapertura dei rapporti ufficiali tra Gerusalemme e Abiu Dhabi, con la firma lo scorso 15 settembre degli Accordi di Abramo, cementata dalla comune necessità di fronteggiare l’Iran.
Nel novembre scorso il segretario di Stato Mike Pompeo e la Defense Security Cooperation Agency avevano confermato la notizia della commessa da oltre 23 miliardi di dollari in armi agli Emirati con l’obiettivo di aiutarli a contenere la minaccia iraniana ed era trapelata la disponibilità di Gerusalemme ad accogliere positivamente la consegna degli F-35A alle forze aeree emiratine tenuto anche conto del fatto che i velivoli avrebbero avuto una sofisticazione elettronica inferiore a quella assicurata ai velivoli dello stesso tipo statunitensi e israeliani.
Se il contratto non dovesse incontrare ostacoli le consegne dei primi F-35 sono previsti nel 2027 mentre più rapide sarebbero invece le consegne dei Reaper.
L’acquisizione di questi velivoli offrirebbe alle forze aeree emiratine un considerevole potenziamento rispetto ai velivoli da combattimento attualmente in servizio: Mirage 2000, F-16E/F e droni armati cinesi CAIG Wing Loong II.