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Da un video trasmesso da un TG cinese, si vede chiaramente una torretta di un carro armato russo T-72B3 letteralmente spazzata via verso l’alto, in data 6 maggio, dopo un attacco effettuato dalle forze ucraine vicino a Novoazovsk nella regione di Donetsk.
Il modo in cui è stato eseguito l’attacco non è attualmente conosciuto, ma il video registrato e trasmesso dalla televisione cinese Phoenix rende bene l’idea della scarsa accuratezza di progettazione del diffusissimo tank russo.
L’enorme altezza raggiunta dalla torretta del T-72B3 è chiaramente attribuibile ad un difetto di progettazione presente in molti carri armati russi in cui i colpi per il cannone da 125 mm ad anima liscia sono immagazzinati proprio alla base della torretta corazzata. Pertanto, nel momento in cui il carro armato viene colpito, una successiva detonazione delle munizioni incenerisce purtroppo l’equipaggio di 4 uomini e fa letteralmente involare per diversi metri verso il cielo la torretta. Questo tipo di “esplosione” è diventata uno spettacolo molto diffuso nel conflitto russo-ucraino; quest’ultimo episodio sembra essere il primo ad essere stato immortalato in tempo reale da telecamera.
E’ appena il caso di specificare che la torretta di un T-72B3 pesa almeno 12 tonnellate e la pressione esplosiva necessaria per lanciare una tale massa così in alto nell’aria è proprio devastante e deve indurci a riflettere e, soprattutto, dovrà indurre a riflettere coloro che hanno scatenato tale immane conflitto.
Secondo il telegiornale asiatico, il carro armato è stato distrutto in un’area ben dietro quella che si ritiene essere l’attuale prima linea: sulla base di tali informazioni e dei dettagli pubblicamente disponibili che circondano le posizioni relative delle forze russe e ucraine, è stato valutato che questa si troverebbe a circa 62 miglia dalle linee del fronte (vgs. Cartina).
Le linee del fronte in qualsiasi conflitto sono, ovviamente, molto fluide e non sappiamo quale sia l’esatta posizione delle forze ucraine rispetto a dove avrebbero potuto trovarsi i loro avversari russi o sostenuti dalla Russia in quel momento. Anche il modo in cui le forze ucraine sono riuscite a colpire in quella posizione rimane sconosciuta.
La trasmissione cinese ha menzionato che l’area era sotto il fuoco di presunti missili balistici a corto raggio Tochka e munizioni vaganti fornite dagli Stati Uniti al momento in cui il T-72 è scoppiato letteralmente in aria, ma non ha attribuito il colpo sul carro armato ad un sistema d’arma specifico.
Grafica scioccante a parte, l’attacco porta con sé una notevole importanza politica e tattica. Se l’esplosione fosse avvenuta da qualche parte in prima linea, probabilmente non avrebbe ricevuto la medesima diffusione sui media. Questo perché Novoazovsk è sotto il controllo russo dall’agosto 2014 dopo uno dei tanti tentativi di avanzata su Mariupol, e la città si trova a sole otto miglia dal confine russo. In sostanza, la Russia ha a lungo considerato questo territorio una zona sufficientemente sicura per operazioni in tempo di guerra come, ad esempio, l’evacuazione dei civili.
Phoenix Television, che è parzialmente di proprietà del governo cinese, ha notato che il motivo della presenza del media sul luogo in quel momento era perché la troupe stava andando a Donetsk per filmare un’evacuazione civile in corso. Più avanti nella trasmissione è stato menzionato che, se fossero arrivati pochi minuti prima, sarebbero stati coinvolti anche loro nell’esplosione.
I media cinesi sono essenzialmente le uniche fonti straniere attualmente operanti nelle aree controllate dalla Russia a causa dell’alleanza del paese con la Russia. Senza la loro presenza sul posto, l’incidente probabilmente non sarebbe stato registrato.
Indipendentemente dal fatto che vengano rilasciate o meno informazioni sull’arma specifica utilizzata dalle forze ucraine per eseguire questo stridente attacco, l’attacco potrebbe alludere a una minaccia molto più ampia per l’offensiva russa. Il fatto che gli ucraini siano stati in grado di distruggere un carro armato russo così profondamente all’interno del territorio separatista potrebbe significare che armi in stile guerrigliero come ordigni esplosivi improvvisati stanno per diventare un aspetto più ricorrente dell’arsenale ucraino. Anche le dimensioni dell’esplosione sosterrebbero questa possibilità.
Non è chiaro se questa esplosione così in profondità nel territorio controllato dalla Russia sia una stranezza o un segno di uno schema più ampio, o almeno uno che emergerà. Ma ciò che è chiaro è che le torrette dei carri armati russi sono straordinariamente in grado di volare… in aria per alcune decine di metri.
Il T-72 è un carro armato da combattimento di origine sovietica, sviluppato negli anni sessanta, prodotto dalla Uralvagonzavod di Nizhny Tagil ed entrato in servizio nelle forze armate dell’URSS a partire dal 1973. Sviluppato a partire dal T-62 quale opzione più economica al T-64, è stato esportato in più di 40 paesi e prodotto in più di 30.000 esemplari, traguardi che lo hanno insignito del titolo di carro armato più diffuso al mondo.
Progettato per ingaggiare veicoli corazzati nelle pianure dell’Europa occidentale, venne mostrato in pubblico per la prima volta il 7 novembre 1977. Costantemente aggiornato nel corso della sua vita operativa, il T-72 ha visto evolvere la piattaforma originaria su cui era basato su più generazioni e in mezzi dalle denominazioni sempre differenti a seconda delle modifiche apportate dalle industrie nazionali dei paesi utilizzatori, creando un esteso albero genealogico.
Tra le versioni più note, il carro di seconda generazione T-72A introdotto in Unione Sovietica nel 1979, il carro di terza generazione T-72B3 introdotto in Russia nel 2010 ed il T-72B3M, ultima versione in ordine cronologico, il cui sviluppo si è concluso nel 2016. Il T-90, profondo sviluppo del T-72B, è invece considerato un mezzo a sé stante, così ridenominato per ragioni legate al mercato dell’esportazione.
Tra le varianti sviluppate all’estero su licenza, invece, si ricordano il polacco PT-91 Twardy, lo jugoslavo M-84 ed il croato M-95 Degman.
Al 2021, è in servizio presso numerose forze armate nel mondo.
Le origini
Il T-64 era uno dei più avanzati carri del mondo quando venne introdotto, ma i primi problemi con il suo motore L60, il treno di rotolamento e il cannone carente in precisione fecero richiedere al comando sovietico la creazione di un carro alternativo a bassa tecnologia con prestazioni simili, specialmente dopo che gli alti costi unitari e l’alta qualità dei lavori del T-64 diventarono evidenti. Il carro era troppo costoso per equipaggiare tutte le unità corazzate sovietiche, e tanto meno quelle degli alleati sovietici del patto di Varsavia.
Un carro “economico” dotato del propulsore V-46 fu sviluppato a partire del 1967 alla fabbrica di Uralvagonzavod a Nizhny Tagil. L’ingegnere capo Leonid Kartsev creò l'”Object 172″, il modello iniziale, ma il prototipo, denominato “Object 172M” fu migliorato e finito da Valeri Venediktov. Le prove sul campo durarono dal 1971 al 1973 e una volta accettato il progetto la fabbrica di carri Čeljabinsk cessò immediatamente la produzione dei T-55 e T-62 per iniziare quella del nuovo carro T-72.
Alcune caratteristiche tecniche del T-72 furono inviate alla CIA dal colonnello polacco Ryszard Kuklinski tra il 1971 e il 1982.
Il progetto
Il T-72 (a volte chiamato T-72 “Ural”, in quanto la Uralvagonzavod o “UVZ”, la società produttrice dei T-72, ha sede nella città di Nizhny Tagil che si trova negli Urali) può essere considerato come un’ulteriore evoluzione dei precedenti T-54/55 e T-62, dei quali mantiene il profilo basso e una torretta arrotondata. Proprio per limitare l’altezza del mezzo e in questo modo renderlo meno vulnerabile, le sue dimensioni sono compatte e l’equipaggio è stato ridotto a soli tre uomini, dato che l’addetto alla ricarica del cannone è stato sostituito da un caricatore automatico, che riesce a caricare un nuovo proiettile in un tempo che varia dai 6,5 ai 15 secondi e richiede che la canna del cannone sia alzata di tre gradi sull’orizzontale per permettere la ricarica. Questo dispositivo, ad azionamento meccanico, soffre di problemi di affidabilità e richiede molta manutenzione. La scelta di ricorrere al caricatore automatico in un carro armato è molto discussa: i suoi sostenitori lo ritengono superiore perché consente di diminuire l’equipaggio del carro e perché spesso è più veloce della ricarica manuale, mentre i detrattori affermano che i suoi problemi di affidabilità limitano la sua capacità operativa, ritenendo inoltre che il caricatore umano possa in certi frangenti ricaricare il cannone in tempi decisamente più brevi rispetto a quello che può fare una macchina.
La compattezza del mezzo ha però, secondo alcuni analisti occidentali, anche i suoi svantaggi: lo spazio dedicato all’equipaggio infatti è ridotto e l’ergonomia dell’abitacolo è carente, favorendo l’affaticamento degli uomini. Altro aspetto fondamentale, le dimensioni ridotte portano ad avere una minima distanza tra carristi e stiva delle munizioni (40-45 colpi, 22 dei quali nel meccanismo che alimenta il caricatore e il restante in torretta): un singolo colpo subito può facilmente far esplodere il munizionamento e uccidere l’equipaggio (sono noti numerosi episodi accaduti durante la Guerra del Golfo del 1991 nei quali la torretta dei T-72 colpiti letteralmente saltava in aria staccandosi dallo scafo e uccidendo gli uomini dell’equipaggio). Altri MBT moderni come l’Abrams americano sono dotati di pannelli che deviano verso l’esterno l’onda d’urto di un’eventuale esplosione nelle munizioni limitando così i danni ai carristi. La cosa innovativa del progetto è proprio il caricatore automatico, che è costituito da una “giostra” con i proiettili separati; quando il cannone deve essere caricato, un elevatore preleva il proiettile, lo inserisce nella carica di lancio, e lo mette in posizione, qui un altro meccanismo lo inserisce nel cannone e chiude la culatta. A questo punto il carro è pronto al fuoco. Una volta sparato il colpo, un meccanismo apre la culatta, estrae il bossolo e lo riporta nel suo spazio all’interno della “giostra” del caricatore. Questo meccanismo si è dimostrato in passato pericoloso per l’equipaggio, in quanto provoca in caso di disattenzione lesioni agli arti dei carristi.
Il T-72 gode di una maggiore mobilità del T-62, grazie a ruote di grandi dimensioni e al motore V12 diesel V-46-6 da 780 CV con cambio a sette rapporti; nelle versioni migliorate del carro (dal T-72B in poi) è stato sostituito da un più potente V-84-1 da 840 CV che può essere alimentato da diversi tipi di carburante (gasolio, benzina, cherosene); il motore è collegato a un generatore di fumogeni che servono a “mascherare” il carro sul campo di battaglia. Le sospensioni sono del tipo a barra di torsione. Il guado di corsi d’acqua profondi fino a circa 5 metri è possibile grazie a uno snorkel che normalmente viene trasportato fissato al retro della torretta. Senza lo snorkel il T-72 può guadare fino a 1,2 metri d’acqua.
L’autonomia del veicolo può essere aumentata con l’aggiunta di serbatoi agganciabili alla parte posteriore. Come tutti gli MBT moderni, il T-72 è dotato di apparati di protezione NBC.
Versioni principali:
T-72 Ural (1973): versione originale, dotata di cannone ad anima liscia da 125 mm e telemetro a coincidenza;
T-72A (1979): aggiunti un sistema del controllo del fuoco elettronico e telemetro laser. Il frontale della torretta e la parte superiore sono stati rinforzati con corazza composita (chiamata Dolly Parton negli Stati Uniti), dispositivi per attaccare corazza reattiva (ERA), lanciafumogeni, “pinne” corazzate montate sulla parte anteriore dei parafanghi e altre variazioni interne. È anche dotato di un generatore di fumo che inietta il carburante nel sistema di scarico per creare una cortina fumogena.
T-72M (1980): versione da esportazione, simile al T-72A ma senza corazza composita e generalmente meno spessa rispetto alla versione originale, sistema per la condotta del tiro di vecchia generazione. È stato costruito principalmente in Polonia e nella ex Cecoslovacchia.
T-72B (1985): nuovo cannone, stabilizzatore, ottiche e controllo del fuoco. È capace di sparare missili anticarro guidati AT-11 Sniper. La corazza Super Dolly Parton include 20 mm di corazza aggiuntiva sulla parte frontale dello scafo. Ha un motore migliorato da 840 hp;
T-72B3 modello 2011 (~2010)
Aggiornamento per carri armati T-72B, incluso mirino multicanale Sosna-U, nuova radio VHF digitale, caricatore automatico migliorato, cannone 2A46M-5 per ospitare nuove munizioni. Conserva il vecchio motore V-84-1 da 840 CV (630 kW) e l’armatura reattiva esplosiva Kontakt-5 e manca di navigazione satellitare.
T-72B3 modello 2016 o T-72B3M – Aggiornamento per T-72B3, con armatura reattiva esplosiva Relikt sui lati, minigonne laterali con armatura reattiva per container morbidi e schermi a lamelle, cannone 2A46M-5 in grado di sparare missile guidato 9M119M Refleks, motore V-92S2F da 1.130 hp (840 kW), cambio automatico, display digitale e video retrovisore. Spesso erroneamente indicato come “T-72B4”
T-72 SIM-1 – Maggiore implementazione dell’armatura reattiva K-1 e passiva K-5. Nuovo sistema di comando e controllo FALCON, sistema di navigazione GPS e sistema antincendio polacco SKO-1T DRAWA-T con termocamera e telemetro laser (da PT-91 Twardy). Ha anche un sistema di riconoscimento amico o nemico.
Il design del T-72 è stato ulteriormente sviluppato nei seguenti modelli: carro armato Lion of Babylon (Iraq), M-84 (Jugoslavia), M-95 Degman (Croazia), M-2001 (Serbia), PT-91 Twardy (Polonia), Tank EX (India), e TR-125 (Romania).
T-90 (1989-1992): modernizzazione del T-72, include caratteristiche del più complesso T-80. Chiamato in precedenza T-72UB, esso ha cambiato nome dopo le brutte figure del T-72 in Kuwait e in Iraq per non danneggiare possibilità future d’esportazione.
Armamento
Cannone
L’armamento primario del T-72 è il cannone 2A46M a canna liscia da 125 mm, arma standard di tutti gli MBT russi contemporanei. È dotato di un sistema di stabilizzazione 2E42-2 Zhasmin, che consente di fare fuoco in movimento. I sistemi di controllo del tiro comprendono il puntatore/telemetro 1K13-49, che ha una portata utile di 4000 metri e un margine di errore del 3-5% sulla distanza, il sistema 1A40-1 per la guida dei missili Svir, un visore notturno TPN-3-49 e un illuminatore IR del tipo “Luna”. I dati forniti da dispositivi vengono forniti a un calcolatore balistico 1V528 che determina la traiettoria di fuoco ottimale. Le versioni meno moderne e la maggior parte dei T-72 destinati all’esportazione, oltre ad avere sistemi meno sofisticati, non monta telemetri laser e visori termici, uno standard per i carri occidentali. La canna del cannone ha un’elevazione compresa tra -5° 30′ e +14° e ha una gittata utile che è compresa tra i 2100 e i 4000 metri a seconda delle munizioni usate. È certificato che può sfondare fino a quaranta centimetri di cemento armato, tuttavia con ovvi rischi di una drastica diminuzione della precisione di tiro causa danneggiamento. Il 2A46 può utilizzare diversi tipi di munizioni:
Munizionamento APFSDS: I proiettili perforanti di tipo APFSDS sono progettati per la distruzione dei carri nemici. I primi modelli avevano un corpo in acciaio, ed erano giudicati sufficientemente efficaci contro i contemporanei carri occidentali. Tali proiettili si rivelarono totalmente inefficaci nei combattimenti in Iraq del 1991, trovatisi di fronte a moderne corazze composite. Nell’URSS erano tuttavia già impiegati nuovi APFSDS utilizzanti materiali più performanti, necessari per contrastare la nuova generazione di MBT occidentali. I modelli attualmente più usati sono il 3BM32 con nucleo a uranio impoverito e il 3BM42 in tungsteno: il nuovo 3B42M ha una diffusione molto minore, ma è pericoloso anche per i carri più moderni. La velocità dei colpi può raggiungere anche i 1800 m/s.
Munizionamento HEAT: le munizioni High Explosive Anti-Tank vengono usate contro carri armati e obiettivi meno corazzati, come i veicoli da trasporto truppe: secondo la dottrina sovietica i proiettili HEAT erano l’arma controcarro primaria. Il modello standard è il 3BK29.
Munizionamento HE-FRAG: Le munizioni a frammentazione HE-FRAG come la 3OF26 usata dal T-72 hanno soprattutto un funzione anti-fanteria.
Missili: Il T-72 può sparare il missile anticarro a guida laser 9M119 Svir (codice NATO AT-11 Sniper). Ha una portata di circa 4000 metri e viene guidato sul bersaglio da un fascio laser emesso dal carro armato. Può anche essere usato contro gli elicotteri, a condizione che siano a bassa quota e a velocità angolare non elevata.
Armamento secondario
L’armamento secondario comprende la mitragliatrice coassiale PKT e la mitragliatrice contraerea NSVT. Il carro ha anche a disposizione dei lancia fumogeni 902B sulla torretta.
Mitragliatrice Coassiale PKT: La PKT è una mitragliatrice calibro 7,62 mm con a disposizione 2000 colpi ed è posta sul fianco destro del cannone. È alimentata da nastri di 250 colpi ciascuno.
Mitragliatrice contraerea NSV: La NSV è una mitragliatrice contraerea calibro 12,7 mm, posta accanto alla cupola del comandante. Non può essere comandata dall’interno del carro, il comandante per usarla deve esporsi. Dispone di 300 colpi in due nastri da 150.
(Fonti: Web, Google, THEDRIVE, Wikipedia, You Tube)