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Il Boeing AGM-69 SRAM era un missile aria-superficie a corto raggio a testata nucleare, con velocità supersonica e gittata massima di circa 160 km. Entrato in servizio nei primi anni settanta ha equipaggiato i bombardieri B-52, B-1B e FB-111A dell’USAF. È stato ritirato negli anni novanta.
Storia e sviluppo
Il 23 novembre del 1963 il SAC (Strategic Air Command) dell’USAF emise un requisito per la progettazione di un missile aria-superficie a testata nucleare destinato ad armare i propri bombardieri B-52 sostituendo i missili AGM-28 Hound Dog. Il requisito fu approvato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che avviò il programma nel 1965. Il contratto di sviluppo del nuovo missile, denominato SRAM (Short Range Attack Missile) fu assegnato alla Boeing il 31 ottobre del 1966.
Il primo lancio sperimentale dell’AGM-69 SRAM fu effettuato nel luglio del 1969. Ad esso seguirono altri 37 lanci per i test e la messa a punto, fino al 1971 quando fu avviata la produzione di serie. I primi esemplari del missile furono consegnati nel marzo del 1972 e nel settembre dello stesso anno l’AGM-69 diventò operativo sui bombardieri B-52G del 42nd Bomb Wing e sugli FB-111A del 509th Bomb Wing. Il 20 agosto del 1975 fu consegnato l’ultimo dei 1500 missili prodotti.
Dal 1971 in poi, furono lanciati almeno altri 123 SRAM per valutazioni operative e programmi di test, nel corso dei quali il missile guadagnò l’apprezzamento dell’USAF come uno dei sistemi d’arma più affidabili a disposizione dei propri bombardieri.
Gli SRAM andarono ad equipaggiare 270 bombardieri B-52G e B-52H dell’USAF, ciascuno dei quali poteva trasportarne fino 20 esemplari (8 alloggiati in un lanciatore rotante nella stiva e 12 agganciati a piloni subalari), i bombardieri FB-111A che potevano trasportare 6 missili (2 in stiva e 4 agganciati ai piloni subalari) e, dal 1986, anche i nuovi bombardieri B-1B. Questi ultimi potevano alloggiare nelle stive fino a 3 lanciatori rotanti per un totale di 24 missili.
L’USAF aveva previsto lo sviluppo di una nuova versione del missile, l’AGM-69B, destinata ad equipaggiare il bombardiere B-1A. La cancellazione del programma B-1 (che poi sarebbe stato resuscitato come B-1B) determinò anche la fine dell’AGM-69B.[1] Gli AGM-69A furono comunque aggiornati con un nuovo propulsore che risolveva alcuni problemi manifestati dal precedente, e con altre migliorie.
Nel 1990, di seguito alla scoperta di problemi nei dispositivi di sicurezza progettati per impedire l’esplosione accidentale della testata nucleare e la dispersione di materiale radioattivo in caso di incidente aereo, fu deciso di ritirare gli SRAM dal servizio attivo. Il programma di sviluppo del suo successore, designato AGM-131 SRAM II, fu cancellato nel 1991.
Caratteristiche
L’AGM-69 SRAM è stato progettato come arma stand-off (ossia utilizzabile senza entrare nel raggio d’azione della difesa antiaerea nemica) per i bombardieri strategici dell’USAF, utilizzabile anche per la distruzione di siti antiaerei, bersagli fortemente protetti e bersagli mobili. Il requisito è stato soddisfatto con un missile semplice e compatto, pesante 1000 kg e del diametro di 450 mm, in grado di essere programmato a bordo del bombardiere subito prima del lancio, di essere lanciato contro bersagli posti in qualsiasi direzione e di poter assumere profili di volo e di attacco differenti.[2]
La propulsione era affidata a un motore a razzo a doppio impulso a propellente solido Lockheed SR75-LP-1. Il propellente era suddiviso in blocchi (wafer). Al momento del lancio, il motore accelerava il missile fino a Mach 3. In prossimità del bersaglio si innescava l’accensione del secondo blocco di propellente per l’attacco finale. Lo SRAM è stato il primo missile operativo a implementare questo sistema di spinta a impulsi. Il propellente solido manifestò una vita di immagazzinamento più limitata di quanto previsto ma l’USAF riuscì a risolvere il problema introducendo alcune migliorie al sistema di propulsione.
Nella parte posteriore del missile erano sistemate anche le tre alette di controllo e di stabilizzazione, ciascuna con semiapertura di 38 centimetri (dall’asse del missile all’estremità dell’aletta). Nella parte centrale del corpo dell’ordigno era sistemato il propellente solido, mentre nella parte anteriore erano alloggiati la testata nucleare e – subito dietro di essa – il sistema di guida e di navigazione. La lunghezza complessiva del missile era di 4,27 metri, che salivano a 4,83 metri quando era montato il cono posteriore aerodinamico che copriva il motore a razzo.
Il sistema di navigazione era basato su una piattaforma inerziale General Precision/Kearfott KT-76 accoppiata a un sistema terrain avoidance (ossia un radar-altimetro anticollisione) della Stewart-Warner per il volo a bassa quota. Il CEP (precisione media) era pari a 400 metri.
La testata nucleare W-69 aveva una potenza di 200 kiloton e pesava circa 125 kg. Per questo tipo di testata, derivata dalla bomba nucleare B-61, è stato individuato un fattore di rischio in caso di incidenti e altri eventi accidentali, in seguito ai quali avrebbero potuto prodursi detonazioni e incendi con dispersione di plutonio su una vasta area. Per questa ragione tutti i missili SRAM furono ritirati a partire dal 1990.
Lo SRAM ha influenzato lo sviluppo del missile sovietico AS-16 Kickback, che ne rispecchia ruoli e configurazione.
AGM-69A SRAM
Il requisito per l’arma venne emesso dallo Strategic Air Command nel 1964 e il risultante contratto AGM-69A SRAM fu assegnato alla Boeing nel 1966. Dopo ritardi e difetti tecnici durante i test, venne ordinata la piena produzione nel 1971 e l’arma entrò in servizio nell’agosto 1972. Fu trasportata dai B-52, FB-111A, e, per un brevissimo periodo a partire dal 1986, dai B-1B con base a Dyess AFB in Texas. Le SRAM equipaggiarono anche i B-1B con sede a Ellsworth AFB nel South Dakota, Grand Forks AFB nel North Dakotae McConnell AFB in Kansas fino alla fine del 1993.
Il missile SRAM aveva un sistema di navigazione inerziale e un altimetro radar che consentiva di lanciare il missile in una traiettoria di volo semi-balistica o che seguiva il terreno. L’SRAM era anche in grado di eseguire una “manovra importante” durante il suo volo che dava al missile la capacità di invertire la sua rotta e attaccare i bersagli che si trovavano dietro di esso, a volte chiamato lancio “sopra la spalla”. Il missile aveva un errore circolare probabile (CEP) di circa 1.400 piedi (430 m) e una portata massima di 110 miglia nautiche (200 km). La SRAM trasportava la testata W69 con una resa stimata compresa tra 170 e 200 kilo-tonn di TNT (da 710 a 840 TJ).
Il missile SRAM era completamente rivestito con 0,8 pollici (2,0 cm) di gomma morbida, utilizzata per assorbire l’energia radar e anche dissipare il calore durante il volo. Le tre alette in coda erano realizzate in materiale fenolico, anch’esso progettato per ridurre al minimo l’energia riflessa dei radar. Tutta l’elettronica, il cablaggio e diversi dispositivi di sicurezza erano posti nella parte superiore del missile, all’interno di una canalizzazione.
Sul B-52 i missili SRAM erano trasportati esternamente su due piloni alari (sei missili su ciascun pilone) e internamente su di un lanciatore rotante da otto colpi montato nel vano bombe; il carico massimo era di 20 missili. La capacità del B-1B era di otto missili su un massimo di tre lanciatori rotanti (uno in ciascuna delle sue tre baie di magazzino) per un carico massimo di 24 missili, tutti interni. Il più piccolo bombardiere strategico FB-111A poteva trasportare due missili internamente e altri quattro missili sotto l’ala variabile dell’aereo. I missili montati esternamente richiedevano l’aggiunta di un cono di coda per ridurre la resistenza aerodinamica durante il volo supersonico dell’aereo. All’accensione del motore a razzo, il cono di coda del missile veniva spazzato via dal pennacchio di scarico.
Quando la produzione terminò nel 1975, erano stati costruiti circa 1.500 missili al costo di circa $ 592.000 ciascuno. La Boeing Company subappaltava alla Lockheed Propulsion Company i propellenti; tale attività venne sospesa con la fine del programma SRAM.
AGM-69B SRAM
Uno SRAM AGM-69B aggiornato fu proposta alla fine degli anni ’70, munito di un motore aggiornato che doveva essere costruito dalla Thiokol e con una testata W80, ma fu cancellata dal presidente Jimmy Carter (insieme al B-1A) nel 1978. Vari piani per alternative agli schemi di guida, incluso un cercatore anti-radar da utilizzare contro le installazioni di difesa aerea e persino una possibile versione di missili aria-aria, non ebbero successo.
AGM-131 SRAM II
Una nuova arma, l’ AGM-131 SRAM II, iniziò lo sviluppo nel 1981, destinata ad armare il risorto B-1B, ma fu cancellata nel 1991 dal presidente George Bush, insieme alla maggior parte degli sforzi di modernizzazione strategica degli Stati Uniti (incluso Peacekeeper Mobile ( Rail) Garrison, piccolo missile balistico intercontinentale Midgetman e la modernizzazione del Minuteman III) nel tentativo degli Stati Uniti di allentare la pressione nucleare per la disintegrazione dell’Unione Sovietica.
Anni ’90
Nel giugno 1990, il segretario alla Difesa Dick Cheney ordinò la rimozione dei missili dai bombardieri in allerta in attesa di un’indagine sulla sicurezza. Un decennio prima, nel settembre 1980, un B-52H in stato di allerta a Grand Forks AFB nel nord-est del Nord Dakota subì un incendio alare che bruciò per tre ore, alimentato da venti serali di 26 mph (42 km / h). La direzione del vento era parallela alla fusoliera, che probabilmente aveva missili SRAM nella baia principale. Otto anni dopo, l’esperto di armi Roger Batzel ha testimoniato a un’udienza a porte chiuse del Senato degli Stati Uniti che un cambio di direzione del vento avrebbe potuto portare a un’esplosione convenzionale e a una diffusa dispersione di plutonio radioattivo.
L’AGM-69A fu ritirato nel 1993 a causa delle crescenti preoccupazioni sulla sicurezza della sua testata e del motore a razzo. C’erano serie preoccupazioni per il motore a razzo a propellente solido, quando diversi motori avevano già subito la rottura del propellente, che si pensava si verificasse a causa del ciclo caldo/freddo anno dopo anno. Le crepe nel propellente avrebbero potuto causare guasti catastrofici una volta accese.
Specifiche:
- Lunghezza: 4,83 m (15 piedi 10 pollici) con carenatura posteriore, 4,27 m (14 piedi 0 pollici) senza carenatura posteriore
- Diametro: 17,5 pollici (0,44 m).
- Apertura alare: 2 piedi e 6 pollici (0,76 m).
- Peso al lancio: 2.230 libbre (1.010 kg).
- Velocità massima: Mach 3,5+
- Portata massima: 35–105 miglia (56–169 km) a seconda del profilo di volo
- Motopropulsore: 1 × Lockheed SR75-LP-1 motore a razzo a combustibile solido a due stadi
- Guida: General Precision/Kearfott KT-76 IMU e altimetro radar Stewart-Warner
- CEP: 1.400 piedi (430 m)
- Testata: termonucleare W69 da 170 a 200 kilotonnellate di TNT (da 710 a 840 TJ).
(Fonti delle notizie: Web, Google, Wikipedia, You Tube)