La “Cybersecurity Law”
Il rapporto costante e dialettico tra società e diritto rende il secondo a disposizione del primo per recepirne le istanze e le esigenze e tradurle in disposizioni all’interno dell’ordinamento giuridico.
Tale fenomeno mette in luce l’interdisciplinarietà del diritto rispetto ad altri settori, la sua flessibilità rispetto agli interessi coinvolti e il suo dinamismo rispetto alla mutevolezza della realtà.
Ciò detto, nella società contemporanea, improntata al digitale, si assiste allo sviluppo della cybersecurity law, quale nuova branca del diritto nella quale i tecnicismi giuridici tipici si mescolano con elementi tecnologici della sicurezza digitale.
La trasformazione digitale in corso offre molteplici opportunità ad utenti, imprese ed organizzazioni ma, per essere sfruttate al meglio, occorrono adeguati sistemi di protezione fondati, oltre che su conoscenze tecnico-operative, anche su competenze giuridiche.
Per garantire la sicurezza digitale e assicurare il corretto funzionamento e l’efficienza delle infrastrutture, infatti, sono necessari professionisti specializzati anche in ambito legale capaci di interpretare le disposizioni e i principi della cybersecurity law per fornire servizi legali qualificati rispetto ad una materia così innovativa.
Ciò avviene poiché tali figure non solo conoscono in maniera approfondita l’impianto normativo nazionale ed europeo in materia cyber ma lavorano a stretto contatto e si coordinano con i tecnici esperti del digitale per gestire le problematiche emergenti.
La “Cybersecurity Law”: una nuova branca del diritto pubblico a supporto della sicurezza digitale
Il diritto è profondamente condizionato dalle dinamiche sociali ed è influenzato dall’esperienza umana.
L’inscindibile legame con l’ambiente circostante e la repentina capacità di adattamento rispetto ad esso mettono in luce l’interdisciplinarietà del diritto rispetto a tutti settori, la sua flessibilità rispetto agli interessi di volta in volta coinvolti e il suo dinamismo rispetto alla mutevolezza della realtà.
Nella società digitale nella quale viviamo, l’impianto normativo nazionale ed europeo in materia di cybersecurity è ancora in costruzione e nuove disposizioni progressivamente si stratificano sulle precedenti contribuendo a realizzare e consolidare una complessiva architettura di sistema.
Come noto, infatti, la trasformazione digitale è oggi un terreno fertile nel quale possono fiorire opportunità di sviluppo e occasioni di crescita ma la tecnologia può dar vita a nuovi cambiamenti e rivoluzionare la vita umana solo se viene assicurata la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici su cui essa si basa.
Attualmente, in questo contesto, si sta affermando la cybersecurity law intesa come nuova branca del diritto in via di formazione che inizia a prendere piede per disciplinare il mondo cyber, sempre più bisognoso di una specifica normativa di settore.
Dal suo carattere innovativo, si deduce che la cybersecurity law sia proprio rappresentativa di un diritto che si sviluppa e si evolve all’evolversi della società, captando le istanze economico-sociali di coloro che vi operano e traducendole in disposizioni atte a regolare rapporti ed attività.
Essa serve per supportare lo sviluppo e l’implementazione di processi e strategie operative ma anche per dare risposta giuridica alle numerose problematiche concrete connesse al processo di digitalizzazione.
In ragione della natura sperimentale e all’avanguardia dei sistemi digitali, l’attivo coinvolgimento di legali specializzati in cybersecurity risponde alle crescenti richieste del mercato che cerca figure in grado di coniugare le competenze giuridiche con la conoscenza delle tecnologie digitali.
Per raggiungere questi obiettivi, è necessario puntare alla multidisciplinarietà della professione forense poiché, oltre alla classica formazione giuridica, va aggiunta anche quella di natura più strettamente tecnologica.
Infatti, l’applicazione degli istituti giuridici tradizionali potrebbe rivelarsi inadeguata rispetto alle richieste di sicurezza digitale, che, al di là della specificità della materia, si estendono non solo nella direzione della prevenzione dei cyber attacchi ma anche in quella successiva di intervento.
Si tratta, infatti, di un’assistenza legale fornita da professionisti che siano in grado di comprendere ed affrontare le problematiche connesse ai sistemi tecnologici anche da un punto di vista tecnico.
Coniugando la conoscenza del diritto con quella più specifica in campo tecnologico, in ambito societario, in particolare, la figura più tradizionale del giurista d’impresa potrà essere arricchita da una componente specialistica più articolata, incidendo sulle caratteristiche base della professione forense per orientarla al soddisfacimento di esigenze digitali di grande attualità.
Inoltre, va considerato che, se le frontiere della cybersecurity sono in continua espansione, allora la materia giuridica, in combinazione con le peculiarità di quella tecnologica, sarà destinata a mutare molto rapidamente dal punto di vista normativo e ciò richiederà un aggiornamento frequente, con un significativo impatto sui processi aziendali e sugli adempimenti richiesti agli operatori del settore per adeguarsi.
Alla luce di quanto detto, la cybersecurity law può considerarsi l’indicatore di un diritto che intende rispondere alle richieste del digitale, per consentire di raggiungere in toto i benefici della trasformazione in essere nel rispetto della protezione di apparati e sistemi informatici.
Tali vantaggi, che si riflettono sulla competitività e sulla sicurezza, sono raggiungibili solo se nelle varie organizzazioni verranno inseriti legali esperti di sicurezza cibernetica capaci, anche grazie al confronto dialettico con i tecnici, ad orientare le conoscenze acquisite nel campo della cybersecurity law all’innalzamento dei livelli di protezione degli asset oltre che ad affrontare le problematiche legate alla sicurezza con approccio pragmatico e orientato ad un risultato strategico.
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