Nell’opera di colonizzazione dell’Australia (in particolare nel Nuovo Galles) non vi furono solo deportati di sesso maschile, ma anche giovani donne provenienti dalle carceri inglesi.
Tutto ebbe inizio quando la Corona inglese decise di deportare nel decennio tra il 1770 e il 1780 dalle sovraffollate carceri inglesi manodopera a basso costo per le opere di urbanizzazione e le coltivazioni di quel nuovo immenso territorio dove sarebbero stati impiegati ai lavori forzati fino al termine delle loro pene.