Il dibattito che ha accompagnato le celebrazioni del 75^ anniversario della NATO, e soprattutto le polemiche successive, tutte centrate sui (necessari e dovuti) contributi alla difesa comune contrapposti ai limiti di spesa nazionali, hanno fatto perdere di vista l’essenza dei problemi, il futuro che vorremmo.
Ci siamo dimenticati quanto è costato e chi ha pagato veramente il relativo benessere attuale dell’Occidente ed in particolare dell’Europa, quell’Europa che comprende(va) gli sconfitti, gli ex “nemici”.