Proposta tassa su aeroporti città metropolitane: il no di IATA, Assaeroporti, Assaereo e Ibar
tassa di imbarco negli aeroporti delle città metropolitane rappresenterebbe l’ennesimo balzello sui passeggeri ed andrebbe ad aggiungersi a
quelli introdotti negli ultimi anni, con finalità spesso del tutto estranee al
trasporto aereo, fino al paradosso del finanziamento della sicurezza nelle
stazioni ferroviarie.
Il nuovo tributo locale, che potrebbere raggiungere i 4 euro a passeggero, per un
biglietto di andata e ritorno, rappresenterebbe una tassa di circa 150 milioni di
euro su un settore che già soffre di una strutturale crisi di sostenibilità da cui è
derivata la perdita di migliaia di posti di lavoro. La nuova tassa andrebbe
inoltre a creare uno squilibrio competitivo a favore del trasporto ferroviario,
non soggetto a tale prelievo.
Secondo la IATA (International Air Transport Association), la nuova tassa
determinerebbe una riduzione della domanda dello 0,7%, una conseguente
riduzione di 414.000 passeggeri l’anno, una riduzione del PIL di circa 53
milioni di euro con effetti a catena sull’intera filiera del turismo.
“L’introduzione di questa tassa in concomitanza con un evento globale quale
EXPO Milano 2015 e alla vigilia del Giubileo proclamato da Papa Francesco”,
afferme il comunicato, “rappresenterebbe inoltre una contraddizione clamorosa rispetto all’obiettivo di
attrarre in Italia turisti e pellegrini.
Le associazioni IATA, Assaeroporti, Assaereo ed Ibar, in rappresentanza della
intera filiera del trasporto aereo, chiedono pertanto al governo di non aderire
alla richiesta dell’ANCI e quindi di non introdurre l’ennesimo balzello sul
trasporto aereo”.
Fonte: Il Volo