Quote LGBT per i militari argentini, risarcimenti per i gay nella Bundeswehr
Le forze armate sono tra le istituzioni argentine che dovranno inserire entro il 30 novembre nel proprio personale una quota dell’1% di travestiti, transessuali e transgender, in applicazione del decreto governativo N°721/20 del 4 settembre scorso denominato Travesti Tans Labour Quota,
Il governo del presidente Alberto Fernandez ha infatti emesso un decreto che impone questa aliquota agli organi statali allo scopo di “iniziare a riparare le violazioni (dei diritti) storicamente commesse contro travestiti, transessuali e persone transgender”. Fonti del ministero della Difesa, citate dai media argentini, hanno indicato che ai comandanti è stato chiesto di riferire sulla “situazione esistente” in ordine al rispetto di questo standard. La legge stabilisce che “i posti devono essere occupati in una proporzione di almeno l’1% del totale”.
La legge stabilisce che nella Pubblica Amministrazione Nazionale “una quota non inferiore all’1% del totale degli impieghi venga riservata a travestiti, transessuali e transgender che hanno le condizioni di idoneità ” e di conseguenza è stata fatta richiesta al Sottosegretariato per il Pubblico Impiego e al Ministero della Difesa di riferire “la presenza di personale transessuale, transgender o travestito attualmente operante nell’ambito di tutte le modalità contrattuali” circostanziando titolo di studio conseguito, descrizione del tipo di funzioni che svolgono e da quanto tempo occupano quella posizione all’interno dell’organizzazione.
Fonti militari anonime citate dai media argentini riferiscono che il provvedimento è sgradito al 90 per cento dei militari, che temono ripercussioni anche di tipo disciplinare specie nei reparti operativi.
In Germania invece il Consiglio dei ministri ha approvato il 25 novembre che i soldati omosessuali nelle forze armate tedesche saranno risarciti simbolicamente con una somma di 3.000 euro per le discriminazioni subite nei tribunali militari.
Berlino ha approvato una proposta di legge del ministro della Difesa, Annegret Kramp-Karrenbauer in base al quale i tribunali militari dovranno annullare le sentenze passate in giudicato per rapporti omosessuali consensuali e per ogni sentenza annullata, circa 1000 in totale, saranno versati 3000 euro a titolo di risarcimento.
La proposta deve ancora passare al vaglio del Bundestag. I comportamenti omosessuali nelle forze armate erano giudicati al pari di reati e quindi riferiti ai tribunali militari: solo dal 3 luglio 2000 ufficialmente l’omosessualità non è più un reato nelle forze armate.