SPECIALE. Esercito: giuramento di fedeltà alla Repubblica per gli allievi del 234° corso della Scuola Militare Nunziatella di Napoli. La forza e la coesione di un gruppo per formare alla vita e alle armi
Napoli (nostro servizio). Una giornata di festa per gli allievi del 234° corso della Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli che questa mattina alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, del capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, hanno giurato fedeltà alla Repubblica.
Presenti il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, l’ex ministro della Difesa, Arturo Parisi, il presidente dell’Associazione Nazionale ex-allievi Nunziatella, Giuseppe Izzo, il Comandante di COMFORDOT (Comando Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito) Generale di Corpo d’Armata Salvatore Camporeale, il Comandante delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i rappresentanti diplomatici, della Magistratura, dell’Università, delle Regioni, degli Enti locali e delle altre Amministrazioni.
Oltre ai rappresentanti delle Accademie di Modena (Esercito e Carabinieri), di Livorno (Marina Militare), di Pozzuoli (Aeronautica Militare) e di Bergamo (Guardia di Finanza) ed ex allievi dei corsi precedenti. Ed anche della Scuola Militare “Teuliè” di Milano.
E’ stata anche una giornata di festa per i loro familiari, per i compagni dei corsi precedenti e per i numerosissimi ex allievi di tutte le età e le provenienze geografiche.
Napoli ha accolto benissimo, come in ogni occasione nella quale la Nunziatella è protagonista.
Lungo lo sfilamento dei giovani, al suono delle trombe e del rullo dei tamburi della “batteria tamburi” guidata da un mazziere e composta da allievi del terzo anno dell’istituto di formazione napoletano, per le strade che conducevano a Piazza Plebiscito, dove si tenuta la cerimonia, i cittadini applaudivano e filmavano il passaggio.
IL PRE GIURAMENTO
Il Giuramento è stato preceduto da una frenetica mattinata dove gli allievi dopo la sveglia alle 6,30, la colazione hanno indossato l’uniforme storica (vedi più avanti), hanno ritirato il loro Winchester demilitarizzato ed usato in occasione di cerimonie. e si sono schierati nel cortile interno della Scuola e dopo l’Alzabandiera sono usciti e hanno raggiunto Piazza Plebiscito, dove è iniziata la cerimonia.
IL GIURAMENTO
Il Giuramento solenne, avvenuto alla presenza della Bandiera d’Istituto e suggellato con la lettura della tradizionale formula del giuramento, pronunciata dal Comandante della Scuola Militare “Nunziatella”, Colonnello Ermanno Lustrino, ha sancito l’ingresso a pieno titolo di 49 allievi (38 uomini e 11 donne) nei ranghi dell’Esercito Italiano.
Il capo di Stato Maggiore della Difesa, Cavo Dragone, nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato come “il vostro giuramento è un qualcosa che rimarrà nei vostri ricordi per sempre. Voi oggi incarnate quei valori, quelle tradizioni nazionali e siete figli di una Patria che vuole essere all’altezza del proprio passato ma soprattutto vuole essere artefice di un futuro ancora migliore e di questo voi sarete sicuramente i principali protagonisti”.
“Oggi – ha aggiunto il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Serino ex allievo della celeberrima Scuola Militare partenopea (che al termine ha voluto sfilare con suoi ex compagni) rivolgendosi agli allievi – nel giorno nel quale avete giurato fedeltà alla nostra bellissima Italia, voglio parlarvi dei sogni, delle aspirazioni che sicuramente hanno animato la vostra scelta e sostenuto il vostro impegno”.
“Sono stati sogni e aspirazioni sani e positivi – ha proseguito – dettati dal desiderio di mettersi alla prova, di sentirsi parte attiva al servizio della Patria, di iniziare un percorso che vi porterà ad una professione, ad una carriera. Sogni sani, perché non corrotti dall’ambizione, la più pericolosa tra i falsi amici che incontrerete nel percorrere la vostra vita”.
“Sono aspirazioni genuine – ha evidenziato il capo di SME -perché frutto della giovinezza, non quella anagrafica, che il tempo vi porterà via, ma quella d’animo, che vi accompagnerà sempre, se decidete di serbarla, di non barattarla in cambio di scorciatoie e successi facili. È su questo – proprio nel giorno nel quale, giurando fedeltà alla Patria, siete diventati cittadini, i più giovani tra i cittadini dell’Italia – che voglio invitarvi a riflettere. Nel percorrere la vita, abbiate cari i vostri sogni e la vostra giovinezza”.
Il comandante della Scuola, Colonnello Ermanno Lustrino (anch’egli un ex allievo) ha detto nel suo intervento ai giurandi che la “Scuola insegna ad essere e non a sembrare”.
L’evento è stato trasmesso in diretta streaming sul sito e sulle piattaforme social dell’Esercito Italiano per consentire a parenti e amici, impossibilitati a partecipare, di condividere con i propri cari un momento così importante nella vita dell’allievo della Scuola Militare.
Padrino del 232° corso è stato il Generale di Corpo d’Armata, Medaglia d’Oro, Rosario Aiosa.
Nel corso della cerimonia la Banda dell’Esercito ha suonato vari brani militari.
Al termine del Giuramento si è tenuta la cerimonia della consegna dello Spadino tra l’anziano e il cappelone (allievo più giovane) e della stecca.
L’UNIFORME
Attraverso varie modifiche succedutesi nel tempo, l’uniforme attuale, adottata nel 1956, è composta da giacca blu scuro con doppia fila di bottoni e galletta turchina, pantaloni “cilestrini” con pistagne chermisine e guanti bianchi.
Nel periodo invernale si aggiunge la mantella.
L’ultima modifica è del 1992 quando, per concessione del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, i bottoni della giacca si fregiano delle cifre “RI”, privilegio concesso solo al Corpo dei Corazzieri.
Elemento caratteristico dell’uniforme è il Kepì, la cui origine può farsi risalire alla seconda metà del XIX secolo.
LO STEMMA ARALDICO
Nel 1954 la Nunziatella ha ricevuto lo Stemma Araldico costituito da uno scudo sannitico sormontato dalla corona turrita simbolo dell’Italia Repubblicana.
Lo scudo è diviso in tre bande di colore: giallo e rosso (colori del Comune di Napoli, sede della Scuola), dove sul giallo c’è il puledro allegro, l’emblema della città e sul rosso il gladio ed il libro aperto che sintetizzano il motto dell’Istituto “Preparo alla vita ed alle armi”; azzurro (colore della casa Borbonica) su cui risaltano tre fiordalisi d’oro.
Nel 2008 la Bandiera della Scuola ottenne la medaglia di bronzo al Valor dell’Esercito.
LE TESTIMONIANZE DI ALCUNI ALLIEVI DEL I ANNO
Report Difesa, in occasione del Giuramento ha voluto dialogare con quattro allievi della celeberrima Scuola Militare napoletana.
Al termine della chiacchierata, è emerso chiaro ul unico obiettivo: l’Accademia Militare di Modena. Ovvero proseguire nel percorso di vita militare. Nel pieno rispetto del motto della Nunziatella “Preparo alla vita e alle armi”.
Abbiamo posto a tutti queste domande:
- Sei conscio del senso profondo del Giuramento che ti accingi a prestare?
- Quanto è faticoso il percorso che stai vivendo e quante gioie ti sta riservando?
- Sei felice della scelta fatta?, ovvero di esserti arruolato?
- Cosa avete appreso dal punto di vista formativo con l’ingresso alla Scuola?
- Come descriveresti la tua vita alla Nunziatella?
- Quali sono i tuoi desideri per il futuro?
- Come descriveresti, in poche parole, la Scuola e i tuoi compagni di corso?
- Come pensi che cambierà la tua vita dopo aver giurato?
PRIMA DOMANDA
Per l’Allievo Castrese Baiano il giuramento di oggi rappresenta “il raggiungimento di un primo obiettivo. Noi allievi del I anno andremo a segnare, con il Giuramento, l’inizio della nostra strada da militari, sarà la fine di un periodo da noi combattuto e l’inizio di un nostro lungo cammino”.
“Il giuramento – evidenzia l’Allieva Chiara Valentina Castagnozzi – è il momento per eccellenza in cui un soldato prende coscienza della scelta di vita intrapresa e si mette al servizio della Patria, vestendone tutti i valori che la caratterizzano”.
“Riconosco il senso profondo del giuramento che ho prestato – evidenzia l’Allievo Antonio Leone – In vista di questo Giuramento sono stato molto emozionato. Sicuramente è uno dei traguardi più significativi che si vive in questa Scuola, dove ogni allievo giura ad impegnarsi a dare il meglio di sé”.
Gli fa eco l’Allieva Vittoria Perrotta: “Comprenderlo appieno prima è stato molto difficile. Credo che solo, oggi, ho capito il vero valore e l’importanza di ciò che abbiamo scelto di fare”.
SECONDA DOMANDA
Baiano: Il percorso che stiamo affrontando si sta dimostrando molto difficile, soprattutto perché si distingue particolarmente da quello di prima, ma abbiamo compreso che solamente con molti sacrifici le gioie creano soddisfazione”.
Castagnozzi: A Scuola i ritmi sono frenetici, è sicuramente tutto in salita, ma per poterci godere il panorama dobbiamo prima raggiungere la vetta. Ogni singola goccia di sudore versato è una conquista, un obiettivo raggiunto.
Leone: Ci sono dei momenti difficili. Questo percorso mi ha comportato diversi sacrifici, il distacco dagli affetti più cari, ma di contro mi preparerà ad affrontare per il meglio la vita.
Perrotta: Il percorso che ho deciso di intraprendere non è semplice dato che richiede molti sacrifici e determinazione ma nonostante ciò vengono ripagati tramite nuove amicizie e soddisfazioni.
TERZA DOMANDA
Baiano: Assolutamente si. La decisione di entrare nella Scuola Militare Nunziatella è nata quando io ero ancora molto piccolo, quindi questo potrebbe dirsi il coronamento di un sogno.
Castagnozzi: Assolutamente sì. Non avrei potuto fare scelta migliore poiché sin da bambina avevo sempre voluto indossare una divisa e seguire uno stile di vita scandito da regole ben precise.
Leone: Sono molto felice della scelta fatta, perché so che farà di me un vero uomo, con un’elevata integrità morale ed uno spiccato senso del dovere.
Questa scuola temprerà il mio carattere, mi aiuterà a crescere e diventare oltre che uomo, un valido soldato per il Paese e per la vita.
Perrotta: Sono molto felice e anche soddisfatta visto che questo è sempre stato il mio sogno nel cassetto e arrivare al giuramento per me raffigura una piccola ma grande tappa raggiunta in questa Scuola.
QUARTA DOMANDA
Baiano: Tra le cose più importanti che ho appreso da quando sono qui ci sono sicuramente: l’utilizzo del tempo e l’unione tra compagni che nasce dopo le esperienze vissute all’interno della Scuola.
Castagnozzi: Molte sono le cose apprese dal 6 settembre ad oggi. Ma sicuramente la più importante è lo spirito di cameratismo. I compagni diventano più che semplici colleghi, la forza è nel gruppo.
Leone: Ho appreso che solo attraverso i sacrifici è possibile raggiungere i traguardi che ci prefissiamo. La Scuola ogni giorno mette alla prova la mia capacità organizzativa negli studi, le mie motivazioni nel seguire questo arduo percorso, ma allo stesso tempo mi dona la forza per comprendere il vero significato delle parole impegno, serietà e fratellanza.
Perrotta: Ho appreso moltissimo partendo innanzitutto dal senso di responsabilità e rispetto verso i propri compagni fino ad arrivare al principio su cui si basa la vita in tale Scuola: il cameratismo e lo spirito di corpo.
QUINTA DOMANDA
Baiano: La mia vita qui alla Nunziatella si sta rivelando più impegnativa rispetto a quella civile. Sicuramente, l’impegno e la voglia di migliorare ci porteranno a fare bene.
Castagnozzi: Rispetto alla scuola civile, la vita è molto più impegnativa, bisogna distribuire bene le forze fra sport, addestramento formale, studio. La chiave di tutto è l’organizzazione.
Leone: La vita di ogni giorno è carica di nuove esperienze fondamentali per lo studente e per la vita in genere. Dalla vita militare alla formazione, a scuola ogni giorno, ognuno di noi è impegnato in varie attività sempre nuove da cui trarre insegnamento.
Perrotta: È una vita molto più impegnativa rispetto a quella precedente, dal momento in cui bisogna dedicarsi allo sport, studio e come accaduto in tale periodo di preparazione, anche all’istruzione formale.
SESTA DOMANDA
Baiano: Il domani è ancora molto lontano, ma quello che mi piacerebbe fare è frequentare, dopo i miei studi alla Nunziatella, l’Accademia Militare dell’Esercito.
Castagnozzi: Mi piacerebbe proseguire con la carriera militare, fare il concorso per l’Accademia di Modena e diventare un Ufficiale dei paracadutisti.
Leone: Desidero laurearmi e realizzarmi nella vita. L’idea di continuare il mio percorso in Accademia mi affascina molto perché la ritengo la continuazione di questo percorso.
Perrotta: Nonostante la mia giovane età, credo di sapere già ciò che desidero dalla mia vita futura, entrare a far parte dell’Accademia di Modena.
SETTIMA DOMANDA
Baiano: Sacrificio per la Scuola, unione per i miei compagni di corso.
Castagnozzi: La Scuola la descriverei con la parola “scoperta“, mentre i compagni con la parola “forza“.
Leone: Fratellanza.
Perrotta: Determinazione e fiducia.
OTTAVA DOMANDA
Baiano: Dopo il giuramento cambierà molto. La necessità di mettersi al servizio del prossimo si farà sentire sempre più. Mi sentirò sicuramente più responsabile ed il legame con i miei compagni si consoliderà definitivamente.
Castagnozzi: Sicuramente in me cambierà la voglia mettermi in gioco e di dimostrare ancora di più la fiducia e la stima nei valori che rappresentiamo.
Leone: Dopo il giuramento penso che sarò ancor di più determinato nel raggiungimento degli obiettivi che mi sono prefissato, perché il giuramento mi dona carica, forza e tenacia. Per me è un onore giurare fedeltà al mio Paese.
Perrotta: Cambierà tanto perché mi sentirò appartenente realmente a tale Scuola ed allo Stato italiano visto che giurerò davanti alla Bandiera. Inoltre si instaurerà un legame più forte con i miei compagni di corso.
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