L’intelligence nell’anno del Covid
Cosa può insegnare il 2020 che pas- serà alla storia come l’anno del Covid? Che stiamo assistendo all’ “ora più chiara”, poiché i limiti dei modelli economici e dei sistemi politici sono davanti agli occhi di tutti.
Ma poiché le cose più evidenti sono quelle più difficili da notare, Mario Caligiuri invita a prestarvi attenzione, ricordando che per affrontare i rischi c’è bisogno di forti istituzioni democratiche guidate da classi dirigenti che comprendano l’importanza del’intelligence.
Il nostro Paese è investito da una crisi senza precedenti con il disagio sociale che può diventare esplosivo. Gli esiti dipenderanno dal livello di equilibrio tra cittadini che raggiungeranno l’indigenza e quelli che registreranno una semplice riduzione di ricchezza.
Quest’anno, inoltre, è stato segnato da anniversari e appuntamenti sui quali riflettere: i quarant’anni dalla strage di Bologna fanno dubitare sulle ricostruzioni storiche per via giudiziaria; i dieci anni della scomparsa di Francesco Cossiga richiamano la necessità degli uomini di Stato; il re- ferendum che ha ridotto i parlamentari fa emergere l’urgenza di individuare politici meno improvvisati.
Sono analisi spiazzanti, considerazioni fuori dal coro, oasi di lucidità che aiutano a orientrare lo sguardo oltre le ombre della disinformazione.
“E se la diffusione del Covid-19 fosse considerata come un colossale fallimento dell’intelligence globale? … non hanno saputo cogliere per tempo la dimensione di una pandemia che certamente lascerà una traccia nella storia di questo XXI secolo. La pandemia offre quindi l’opportunità di cogliere più di una lezione in materia di sicurezza e in particolare circa la capacità di cogliere i cambiamenti e declinarli nel senso dell’interesse nazionale e della sua protezione.
Nelle pagine che seguono, scritte con acume da Mario Caligiuri, sarà possibile leggere le ricostruzioni di eventi come i quarant’anni dalla strage di Bologna, profili dei suoi maestri Francesco Cossiga e Giorgio Galli, e ricordi di chi, come Sean Connery e John Le Carré, hanno diffuso nel mondo il genere dello spionaggio. Un viaggio… finalizzato ad aiutarci a prevedere e a comprendere le sfide del mondo post-Covid, che sarà sempre complesso è difficile da decifrare e che quindi necessita di intelligence per poter interpretare e capire il presente e gli scenari del futuro”.
Dalla prefazione di Paolo Messa
Mario Caligiuri (Soveria Mannelli, 1960) è professore ordinario all’Università della Calabria. Presidente della Società Italiana di Intelligence, è considerato uno dei massimi esperti accademici del settore. Insegna nelle Alte Scuole della Repubblica. Per la Rubbettino editore dirige le collane del “Laboratorio sull’Intelligence dell’Universitá della Calabria” e “Pedagogia anima mundi”. Tra le sue pubblicazioni, “Breve storia della Calabria” (Newton & Compton, 1996), La formazione delle èlite (Rubbettino, 2008), Cyber Intelligence (Donzelli, 2016), Aldo Moro e l’intelligence (Rubbettino, 2018), La vera nascita della questione (Grimaldi, 2020) e, con Giorgio Galli, Il potere che sta conquistando il mondo (Rubbettino, 2020). Per l’Enciclopedia Italiana ha redatto la voce “Intelligence”.
Il link alla presentazione su Radio Radicale https://www.radioradicale.it/scheda/630783
L’intelligence nell’anno del Covid
Autore Mario Caligiuri
Genere Saggio
Collana ACCAD – Accademia (saggistica scientifica e accademica)
Editore Santelli
Data uscita 08/03/2021
ISBN 97888-9292-0361
Pagine 160
Formato 14 x 21, brossura
Lingua Italiano
Prezzo Euro 12